Acerra. Omicidio Panico: l’antimafia chiede l’ergastolo per Domenico Tortora alias ‘o stagnaro. Il pubblico ministero Francesco Valentini ha ricostruito l’omicidio avvenuto il 17 agosto del 2002 in cui perse la vita Gennaro Panico, ‘o imbizzato, mentre era al telefono in una cabina pubblica in piazza San Pietro ad Acerra. Per lo stesso omicidio sono stati accusati Pasquale Tortora, l’albanese Guri Dunami, ritenuto l’esecutore materiale e il pentito Pasquale Di Fiore. Proprio le dichiarazioni del collaboratore di giustizia hanno permesso alla Dda partenopea di ricostruire quell’omicidio di camorra di 14 anni fa. Di Fiore si auto accusa e riferisce che l’omicidio nacque nell’ambito della guerra contro i Grimaldi. Il pentito racconta di essersi incontrato con Tortora e deciso di uccidere Panico, per dare un segnale a Raffaele D’Urso Caterino che nell’ambito delle spartizioni dei proventi illeciti aveva tenuto fuori Di Fiore e i suoi. Le dichiarazioni del collaboratore dovranno essere incrociate con quelle di altri collaboratori di giustizia tra i quali Antonio Di Buono, alias ‘o gnocco, nipote del boss Cuono Grimaldi E Roberto Vicale, ‘o chiattone. Il 5 aprile i giudici della Corte d’Assise di Napoli dovranno emettere la sentenza.
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