“sacchi di farina”. Cosi i trafficanti di Marano, del Vomero e di Ischia chiamavano la droga che smerciava a Napoli e Provincia. Due holding, anzi due veri e propri supermercati in cui si poteva ordinare di tutto:cocaina, eroina, hashish e marijuana. Una delle organizzazioni aveva base a Marano e ramificazioni in Spagna, contigua al gruppo Polverino; l’altra con solide radici al Vomero e una fitta rete di insospettabili corrieri con Ischia. D’inverno si vendeva in città, d’estate sull’isola. Ma il flusso è stato interrotto dai carabinieri, coordinati dalla procura antimafia, che all’alba di ieri hanno eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare: 13 in carcere e 5 ai domiciliari. Tra gli arrestati ci sono due personaggi di rilievo, considerati i capi dei rispettivi gruppi: Castrese Nettuno e Giuseppe Formigli detto “Peppe o’ nano”. Il primo è il padre di Vincenzo, latitante per tre anni in Spagna, da dove partiva la sostanza stupefacente, finito in manette a novembre scorso; il secondo è il figlio di Gennaro, ras storico della mala collinare negli anni in cui dominava il clan Alfano. Gli organizzatori del traffico si finanziavano, per acquistare la droga da rivendere, con furti in scuole napoletane e della provincia. Mentre per trasportare lo stupefacente fossero utilizzate persone incensurate: uomini e donne per la maggior parte insospettabili. Personaggio principale del gruppo di trafficanti era Giuseppe Formigli, soprannominato “Peppe o’ nano”. Lui e i complici agivano in maniera scaltra, reclutando donne insospettabili che a loro volta per evitare controlli portavano loro dei bambini. In un’occasione però, due di esse sono state controllate al porto isolano e arrestate. Già a Napoli e a Pozzuoli, all’imbarco, erano tenute d’occhio dai militari. Nel corso degli arresti, ieri mattina, è stata sequestrata droga per circa 4 chili. Gli episodi di cessione di sostanze stupefacenti, sempre in gran quantità, sono diversi e tutti ricostruiti puntualmente dai carabinieri della compagnia Vomero. Il primo riguarda un viaggio compiuto da Vincenzo Baldetti di Villanova a Piombino, il 4 maggio 2014, per la consegna di 20 chili di cocaina. La droga era stata fornita da Castrese Nettuno (padre di Vincenzo, arrestato a novembre scorso dopo tre anni di latitanza in Spagna) con l’aiuto di Antonio Rusciano. Il giorno prima gli uomini dell’Arma intercettarono una telefonata tra Baldetti e un “amico di Calvizzano”, chiamato pure “il pittore”. Ecco alcuni passaggi della conversazione.
Enzo: “Pronto”.
Antonio: “Pronto”.
Enzo: “Chi è?”.
Antonio: “Sono quell’amico di Calvizzano”
Enzo: “Ma sei il nipote di Gennaro?”.
Antonio: “Eh”.
Enzo: “Ah, ho capito chi è, il pittore (Antonio Rusciano infatti è un imbianchino)”
Antonio: “Eh”.
Enzo: “Ho capito! Ora mi vengo a fare una camminata, in questi giorni da voi”.
Antonio: “No, ma puoi venire ora?”
Enzo: “Come..Ora vengo un attimo”.
Antonio: “Allora ti aspetto qua”.
Poi Vincenzo Baldetti parla con la compagna (non indagata) e le spiega che le serve l’auto di famiglia perchè deve incontrare “lo zio di Marano”per un affare importante. “Devo scaricare dei sacchi di farina”, le spiegò: “Mi dovrebbe dare 1000 euro…1000 euro al mese, capito? A lavorare!”.
Giusy: “Va bene”.
Enzo: “Va bene?”.
Giusy: “Come..”.
Enzo: “Così, paghiamo il proprietario di casa”.
AMMENDOLA GENNARO T. ANNUNZIATA 28/11/1969
BALDETTI DI VILLANOVA ALFONSO NAPOLI 06/071974
BALDETTI DI VILLANOVA VINCENZO NAPOLI 25/11/1971
BARBATO RUBEN NAPOLI 04/06/1986
FORMIGLI GIUSEPPE NAPOLI 24/03/1979
MIGLIACCIO SALVATORE POZZUOLI 17/12/1995
MOLEA VALERIA NAPOLI 10/02//1987
NETTUNO CASTRESE MARANO 06/10/1953
NETTUNO CIRO MARANO 27/01/1975
PERROTTA SALVATORE MUGNANO 18/11/1988
PESCE PIETRO NAPOLI 29/05/1976
RAIANO VINCENZO NAPOLI 18/04/1976
RUSCIANO ANTONIO MARANO 01/01/1962
RUSSO SALVATORE MARANO 27/06/1975
SCHIATTARELLA ANIELLO MARANO 17/10/1964
SICONOLFI PASQUALINA ISCHIA 07/03/1966
SORIENTE VINCENZO SALERNO 05/09/1973(nella foto Giuseppe Formigli, “peppe ‘o nano” , capo dell’organizzazione)