La Corte di Cassazione ha definitivamente can- cellato la condanna all’ergastolo per Marco Di Lauro, il boss “fantasma” dell’omonimo clan ricercato da dodici anni. La Suprema Corte ha ritenuto inammissibile il ricorso della Procura di Napoli per l’omicidio di Nunzio Cangiano, crivellato di proiettili al Magic World nell’agostyo del 2007. Di Lauro era stato condannato il primo grado al carcere a vita mentre in appello era stato assolto. Nell’udienza davanti alla Cassazione i suoi avvocati difensori (Gennaro e Carlo Pecoraro) hanno dimostrato l’inattendibilità del racconto dei collaboratori di giustizia. E’ già il secondo ergastolo che il figlio di Ciruzzo ‘o milionario riesce ad evitare: era stato condannato in primo grado all’ergastolo e assolto anche dall’omicidio di Attilio Romanò, vittima innocente della faida del 2004. Ora la caccia alla “primula rossa” numero uno della camorra campana da parte degli investigatori continua. Quando due settimane fa improvvisamente si era diffusa la voce della cattura anche di Marco Di Lauro qualcuno aveva pensato che lo Stato aveva ottenuto una doppia clamorosa vittoria nella lotta al crimine. Ma già la cattura di Umberto Accurso è stato un risultato importantissimo per le squadre speciali di polizia e carabinieri addestrate per la ricerca dei latitanti. Ora sono tutti concentrati sul giovane “fantasma” figlio di Ciruzzo ‘o milionario, introvabile oramai da 12 anni. E quella sua figura da ragazzino che lo ritrae nella foto segnaletica presente negli archivi ufficiali della polizia ora che di di anni ne ha 36 è cambiata sicuramente. Sulle sue tracce c’è anche l’Interpol visto che c’è anche unUna leggenda popolare vuole che con il suo corpo esile spesso il latitante sia tornato nella sua Secondigliano travestito da donna. Ma Marco Di Lauro da quando si è reso uccel di bosco si accompagna con la sua fidanzata o meglio la sua donna. Una che viene dal Perrone, una delle zone di Secondgliano. Secondo le voci che si sono rincorse in questi anni di sua latitanza c’è ne una confermata dagli stessi investigatori che vuole la presenze del figlio di Ciruzzo ‘o milionario a Secondigliano dopo l’omicidio di Antonello Faiello avvenuto nell’aprile del 2011. Marco dI Lauro ebbe un incontro chiarificatore con Umberto Accurso della Venella Grassi perché già c’erano stati troppi morti e in giro la presenza delle forze dell’ordine era massiccia e poi molti affiliati ai due clan uscivano poco per il timore di essere ammazzati. Marco Di Lauto usò tutta la sua diplomazia per far capire a Umberto Accurso che non era più il caso di continuare coni morti. La faida si fermò e Di Lauro potè riprendere la sua vita da latitante. Si sarebbe spostato grazie alla disponibilità economica e quindi alla possibilità di “comprare” complicità e coperture in molti paesi europei tra cui Francia, Spagna, Germania e perfino in Canada dove ci sono presunti complici. Ma la caccia continua e lo Stato non molla.