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COME ERA L’ALTRA SERA
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COME E’ QUESTA MATTINA
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La società L.E.A. e il rogo di Marcianise. Incominciamo da qui perché è il caso dell’ultima ora. Se si ha un po’ di dimestichezza basta andare sul sito ufficiale della società di smaltimento di rifiuti speciali, urbani, industriali riclassificazione materiali ecc.per rendersi conto che qualche cosa non quadra.
INNANZITUTTO UN SITO DI SOLO 4 PAGINE. La prima è la Home, 4 righe, la seconda è chi siamo e viene subito il bello. Dopo i soliti bla bla bla … si legge testualmente: Nata sulla base dell’esperienza acquisita (n.d.r. nata nel 2015 ha iniziato ad operare solo nel 2017,,,ecco grande esperienza acquisita?) maturando specifiche competenze nelle principali attività legate al settore dei servizi per l’ambiente, L.E.A. punta sulla specializzazione e qualità dei servizi offerti, costanti che la contraddistinguono (n.d.r. costanti: Che significa costanti che gli altri ritirano la munnezza quando gli pare?), in un mercato moderno e selettivo come quello dell’ambiente.
Poi vai su chi siamo e trovi scritto: L.E.A. è un’azienda fondata nel 2015 dalla volontà di tale Angelo Egisto.. (n.dr. scritto piccolo piccolo e facendo copia e incolla mi sono accorto che per renderla leggibile, quello fino ad ora scritto importandolo dal sito, ho dovuto correggere decine di orrori di ortografia, E va bene… chi si occupa di munnezza forse ha qualche carenza linguistica)
Bene restiamo sulla pagina chi siamo e trovi scritto no i nomi dell’amministratore, direttore generale, funzionari con specifici curriculum ma che è fondata su una idea di tale Angelo Egisto. Ti viene subito l’idea di un grande scienziato che con tecnologie avanzate abbia scoperto come classificare e smaltire rifiuti.
Poi vai ad approfondire sul nome è trovi: La che la Iavazzi altra azienda di smaltimento con regolari permessi autorizzazioni ambientali ha operato la voltura del fitto del ramo d’azienda e dei relativi permessi perché era stata colpita da interdizione antimafia e la L.E.A. nel 2017 fitta questo ramo d’azienda senza certificazione antimafia e che fa capo ad Angelo Egisto nipote del più noto imprenditore dei rifiuti Bruscino con sede a San Vitaliano, già in passato oggetto di interdizione antimafia.
A questo punto una persona normale si alzerebbe dalla sedia e manderebbe tutti a cacare ma siccome normale non siamo continuiamo a scrivere.
Bene, anzi molto male, adesso siccome la gestione dei rifiuti nella regione è soggetta a decreti emessi dallo stesso ente e cosa troviamo un bel decreto della Regione Campania che affida alla L.E.A. senza certificazione antimafia l’autorizzazione e l’appalto (cosa da pazzi è scritto nello stesso decreto).
A scanso di equivoci pubblichiamo il decreto tanto è una sola cartella.
Decreto Dirigenziale n. 39 del 12/07/2017 Dipartimento 50 – GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Direzione Generale 6 – Direzione Generale per l’ambiente, la difesa del suolo e l’ecosistema U.O.D. 13 – Autorizzazioni ambientali e rifiuti Caserta Oggetto dell’Atto: DLGS 152/2006 ART 208 – DGR 386/2015 – DITTA L.E.A. SRL – IMPIANTO DI STOCCAGGIO E RECUPERO DI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI, UBICATO NEL COMUNE DI MARCIANISE (CE) ZONA ASI LOC CERASO – VOLTURA DELLE AUTORIZZAZIONI A SEGUITO DI AFFITTO DI RAMO D’AZIENDA fonte: http://burc.regione.campania.it n. 56 del 17 Luglio 2017 Pagina 1 di 2 IL DIRIGENTE Premesso che – l’art. 208 del D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152 e ss.mm.ii. “Norme in materia ambientale” disciplina la procedura per l’approvazione dei progetti e le autorizzazioni per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero rifiuti; – la Giunta Regionale con deliberazione n. 386/2016, pubblicata sul BURC n.50 del 25/07/2016, in attuazione del D. Lgs. 152/2006, ha dettagliato la procedura di approvazione dei progetti e l’autorizzazione alla realizzazione degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti da rilasciarsi ai sensi dell’art. 208 del precitato decreto; – con DD.n.113 del 05/07/2013 è stato approvato il Piano di Caratterizzazione, con prescrizioni, presentato dalla ditta ECOLOGIA IAVAZZI SRL per la realizzazione dell’impianto ubicato nel Comune di Marcianise zona ASI loc.Ceraso; – con D.D. n.42 del 20/01/2014, BURC n. 7 del 27/01/2014, è stata rilasciata, ai sensi dell’art. 208 del DLgs. 152/2006, a decorrere dal 20/01/2014, l’autorizzazione unica per l’approvazione del progetto e l’autorizzazione alla gestione di un impianto di stoccaggio e recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi, nonché ex art.269 co.2 alle emissioni in atmosfera, ubicato nel Comune di Marcianise (CE) zona ASI loc. Ceraso, su un’area di mq. 7.245 ca, censita al NCT del medesimo Comune al Foglio 24, P.lla 5237, cat. D1, in favore della ditta ECOLOGIA IAVAZZI P.IVA 04505431215, iscritta alla CCIAA di Caserta al n.260646 del REA a far data dal 07/10/2011, con sede legale in Marcianise (CE) zona ASI – loc. Ceraso, legalmente rappresentata dal sig. Iavazzi Francesco, nato a Caserta il 29/08/1967, C.F. VZZFNC67M29B963B; – con D.D. n.25 del 23/02/2015, BURC n.14 del 02/03/2015, è stata rilasciata, in favore della ditta in l’autorizzazione definitiva all’esercizio dell’impianto fino al 20/1/2024; – la ditta L.E.A. srl – P.Iva 02868390648, in possesso di certificazione ambientale ISO 9001:2008 e ISO 14001:2004, con sede legale in Avellino (AV) alla via Campane 30, legalmente rappresentata da Giordano Carmelo, nato a Polla (SA) il 27/06/1974, iscritta alla CCIAA di Avellino al n. REA 188855, ha depositato istanza acquisita al prot. reg. n.0383832 del 31/05/2017, finalizzata al rilascio della voltura, a seguito di affitto di azienda, delle autorizzazioni rilasciate alla ditta ECOLOGIA IAVAZZI SRL, allegando tutta la documentazione prevista dalla DGR. n.386/2016; Considerato che la ditta, in possesso di certificazione ambientale ISO 9001:2008 e ISO 14001:2004, a corredo dell’istanza ha depositato la polizza n.1082579 per un capitale garantito pari a E. 190.035/00, stipulata con la Elba Ass.ni spa con sede legale in Milano alla via mecenate 90 acquisita al prot. reg. n.0469380 del 07/07/2017, a copertura di eventuali danni all’ambiente che possano determinarsi nell’esercizio dell’attività con scadenza al 05/02/2026. Ritenuto di poter procedere alla voltura in favore della ditta L.E.A. SRL, a seguito di affitto di ramo d’azienda, dei provvedimenti autorizzativi rilasciati con D.D. n.113/2013, D.D. n.42/2014, D.D. n.25/2015 all’esercizio dell’attività di gestione di un impianto di stoccaggio e recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi, ubicato nel Comune di Marcianise (CE) zona ASI loc. Ceraso, censita al foglio 24, p.lla 5237 cat.D1. Dato atto che il presente provvedimento va inviato all’UDCP – Segreteria di Giunta – UOD V Bollettino Ufficiale – BURC, per adempiere agli obblighi di pubblicazione. Visti – il D.Lgs. n.152/2006 e smi; – la DGR n.386/2016; – la Legge n. 241/1990 e smi; Alla stregua dell’istruttoria compiuta dal Responsabile del Procedimento, avv. Giuseppe Miniero che ha proposto l’adozione del presente atto D E C R E T A 1. DI VOLTURARE a seguito di affitto di ramo d’azienda, i provvedimenti autorizzativi rilasciati ai sensi dell’art.208 e 269 comma 2 del DLgs. n.152/2006, con D.D. n.113/2013, D.D. n.42/2014, D.D. n.25/2015 all’esercizio dell’attività di gestione di un impianto di stoccaggio e recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi, ubicato nel Comune di Marcianise (CE) zona ASI loc. Ceraso, censita al foglio 24, p.lla 5237 cat.D1, in favore della ditta L.E.A. srl – P.Iva 02868390648 – con sede legale in fonte: http://burc.regione.campania.it n. 56 del 17 Luglio 2017 Pagina 2 di 2 Avellino (AV) alla via Campane 30, legalmente rappresentata da Giordano Carmelo, nato a Polla (SA) il 27/06/1974, fino al 20/01/2024. 2. DI PRENDERE ATTO della nomina del Responsabile Tecnico nella persona del dott.Marcello Monaco, nato a Napoli (NA) il 17/06/1973. 3. DI PRECISARE CHE: • l’autorizzazione è sempre subordinata all’esito dell’informativa antimafia della Prefettura competente, per cui una eventuale informazione positiva comporterà la cessazione immediata dell’efficacia dei provvedimenti di autorizzazione; • il presente provvedimento è soggetto a diffida, sospensione e successivamente a revoca nel caso non sia tempestivamente comunicato il cambio del Legale Rappresentante, del Direttore Tecnico e qualora risultino modifiche all’impianto non autorizzate, nonchè nei casi di rilevata pericolosità o dannosità dell’attività esercitata per la salute pubblica e per l’ambiente, nonché nei casi di inosservanza alle prescrizioni, fermo restando che la ditta è tenuta ad adeguarsi alle disposizioni, anche regionali, più restrittive che dovessero essere emanate, come previsto dall’art. 208, comma 13, del DLgs. 152/2006 e smi. 4. DI RICHIAMARE i precedenti Decreti Dirigenziali le cui condizioni e prescrizioni restano ferme ed invariate in capo alla responsabilità della ditta. 5. DI NOTIFICARE il presente provvedimento alla ditta L.E.A. SRL. 6. DI INVIARE copia, per quanto di rispettiva competenza: al Sindaco del Comune di Marcianise, all’ASL/CE UOPC di Marcianise, al Consorzio ASI di Caserta, all’ATO2 Napoli-Volturno, all’ARPAC Dipartimento Provinciale di Caserta, alla Provincia di Caserta. 7. DI INVIARE copia, ai sensi dell’art.212 del DLgs. n.152/2006, all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali – sezione regionale della Campania presso la Camera di Commercio di Napoli. 8. DI INVIARE copia, per opportuna conoscenza, alla Direzione Generale per l’Ambiente e l’Ecosistema della Regione Campania. 9. DI INVIARE copia del presente provvedimento alla UOD “Autorizzazioni di competenza della Regione” per l’aggiornamento della banca dati. 10. DI INVIARE copia del presente provvedimento, per via telematica, all’UDCP – Segreteria di Giunta – UOD V Bollettino Ufficiale – BURC, per adempiere agli obblighi di pubblicità. Avverso il presente provvedimento, ai sensi dell’art. 3, comma 4, della Legge 241/90, è ammesso ricorso giurisdizionale amministrativo al TAR della Campania o, in alternativa, al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 (sessanta) ed entro 120 (centoventi) giorni dalla data di notifica dell’atto medesimo. dr. Luca Scirman (f/to) fonte: http://burc.regione.campania.i
Incredibile questi non solo non comprano il ramo di azienda (segno di poca solidità aziendale) ma lo fittano (n.d.r a quanto?) che significa che le autorizzazioni al trattamento di rifiuti anche speciali e industriali oltre per i semplici urbani sono ancora intestati alla società Lavazzi colpita da interdizione antimafia questi permessi non sarebbero dovuti decadere non siamo tecnici, legali ne abbiamo compiti di autorità giudiziaria ma la cosa ci sembra molto ridicola e se davvero fosse così la normativa andrebbe a nostro parere comunque rivista soprattutto per chi tratta rifiuti.
Altro fatto che ci lascia stupiti è la certificazione antimafia che non c’è: non sappiamo se poi è stata rilasciata ma ancora una volta in caso di aziende che trattano rifiuti la cosa dovrebbe avvenire al momento della delibera ed essere in delibera se la legge non prevede questa a nostro parere è un altro buco legislativo.
Terza considerazione ottengono la delega in base ad una fidejussione assicurativa di 100 mila euro. Anche qui per coprire eventuali mancanze nella gestione dell’appalto non spendono una lira queste polizze assicurative costano sul mercato anche a mille euro e poi si scopre che non coprono niente. Ma anche se fosse in regola e ottemperasse agli impegni qual è il danno che questa società fino ad oggi ha arrecato? Quante persone tra Arpac, Guardia di Finanza, Polizia Municipale e Vigili del Fuoco e da oggi anche i Militari, quanto stà costando ed è costato allo Stato tutto questo.
Quanti soldi i vari Enti clienti hanno versato nelle loro casse.
Quale è il costo di ricaduta del danno ambientale
A proposito di danno ambientale Apac che avrebbe dovuto far sapere ieri che pericolo c’è per l’inquinamento ambientale ieri ha rinviato tutto a lunedì e centomila tra cittadini che vivono nella così detta zona rossa ricca di centri commerciali tra i più grandi della Campania sono a rischio?
Ma torniamo al sito. Sempre sulla seconda pagina: chi siamo (n.d.r. lo intuiamo ma per correttezza non lo diciamo)
“L.E.A. collabora con diverse aziende leader, al fine di ottimizzare e garantire le migliori soluzioni operative per la realizzazione di interventi globali, indispensabili alla valorizzazione del territorio e dell’ambiente”.
(n.d.r. non c’è il nome di una sola azienda)
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“L.E.A. è caratterizzata da una gestione aziendale attenta, che ha sempre avuto come presupposti lo sviluppo, l’aggiornamento e la qualificazione, soprattutto in merito alle richieste del mercato a livello nazionale e comunitario, nel totale rispetto delle normative di riferimento”.
(n.d.r. dopo la chiusura dell’impianto ad opera della Guardia di Finanza stendiamo un velo pietoso)
“L.E.A. si avvale di una squadra affiatata e con grandi capacità professionali, dalla fase di progettazione a quella di esecuzione, coordinando tutte le risorse per portare a termine, con perfezione, ogni incarico affidato”.
(n.d.r. di solito appare lo staff con le facce e i curricula non c’è n’è uno)
Il sito che è l’immagine dell’Azienda poi dovrebbe avere una pagina dedicata ai clienti acquisiti: è per una questione di immagine. Enti, industrie, centri commerciali … noi che ci occupiamo anche di marketing i clienti si inseriscono per un fatto di prestigio per acquisirne sempre … non c’è n’è uno: omertà assoluta!
Poi terza pagina del sito: Come contattare l’azienda. Ti aspetti una segreteria, l’ufficio marketing, quello tecnico. Niente. Devi mandare una mail le tue credenziali e verrai contattato.
Per quello che siamo riusciti a capire un cliente certo era il Comune di Caserta perché quando a luglio ci fu la prima chiusura dell’impianto il Comune che dove pare conferiva parte dell’umido invitò i cittadini a recarsi presso i siti di stoccaggio territoriali per depositare i rifiuti proprio a causa di questo inconveniente della chiusura della “discarica”.
A questo punto da ignoranti non conosciamo la materia ma l’umido dovrebbe essere l’unico rifiuto che può essere conferito direttamente all’inceneritore di Acerra perché questo doppio passaggio?
Quarta pagina ed ultima pagina (n.d.r. la ciliegina sulla torta): un indirizzo e Google Maps senza un telefono se ti perdi rimani tra le montagne di Avellino anche perché il localizzatore Google inserito nella loro pagina non riesce a trovare questo indirizzo della sede legale, poi in pagina c’è contattaci perché così magari se non trovi la strada chiami finalmente un telefono: mail sito ti riporta alla terza pagina quella dove devi mandare una mail per essere poi richiamato-
A scanso di ulteriori equivoci pubblichiamo le 4 pagine del sito: sono andati in fumo tonnellate di rifiuti che ci vuole a far sparire un sito…
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IL SEQUESTRO:
La guardia di finanza ha sequestrato l’impianto di stoccaggio perché la società “effettuava una gestione di rifiuti al di fuori dei limiti”
Il sindaco di Marcianise aveva proprio ragione. Oggi è stato sequestrato l’impianto di stoccaggio e recupero rifiuti della società Lea, nell’area Asi della città casertana. Per la Procura di Santa Maria Capua Vetere, “effettuava una gestione di rifiuti al di fuori dei limiti stabiliti dalla Regione Campania e causando gravi danni all’ambiente circostante”.
L’impianto sottoposto a sequestro, eseguito dai militari della Guardia di Finanza di Marcianise e da personale dell’Arpac di Caserta, è proprio quello contro il quale il primo cittadino, Antonello Veraldi, aveva messo in campo un’originale protesta. Alla fine di giugno, con sdraio e ombrellone, si era messo a presidiare, 24 ore su 24, l’ingresso dell’azienda per controllare i camion che venivano a scaricare.
Troppa puzza, troppe irregolarità. Così il sindaco, caporedattore centrale del Mattino, sotto scorta dopo gravi minacce, era riuscito a bloccare l’80% dei camion. Il 12 luglio, dopo ulteriori accertamenti dei vigili del fuoco e della Polizia municipale, aveva firmato un’ordinanza che stabiliva “la sospensione, con effetto immediato dell’attività e la conseguente chiusura al pubblico della ditta Lea”. Ora l’iniziativa della Procura conferma le accuse di Velardi e la correttezza delle sue decisioni.
Infatti il procuratore Maria Antonietta Troncone, fa riferimento proprio al sopralluogo effettuato nello scorso mese dì luglio dalla Polizia municipale che “aveva portato alla luce notevoli irregolarità nel management dell’impianto. All’interno erano stoccati rifiuti in quantità notevolmente superiori a quelle consentite e, ad aggravare ulteriormente la situazione, sono state individuate delle perdite di percolato, ovverosia il residuo dello smaltimento dei rifiuti umidi, che rischiavano di infiltrarsi all’interno del sottosuolo. Inoltre, ulteriori perdite di percolato sono state riscontrate durante alcuni trasporti da parte dei camion della società che sono stati intercettati e sequestrati”. Esattamente quanto deciso dal sindaco.
Malgrado questo, aggiunge il procuratore, “la società non ha provveduto a eliminare le irregolarità riscontrate e a smaltire gli enormi cumuli di rifiuti presenti” e perciò la Procura “ha ottenuto il vincolo cautelare all’intero capannone, con conseguente blocco dell’attività”.
L’accusa è smaltimento abusivo di rifiuti, e il sequestro, denuncia il magistrato, “si è reso necessario poiché la situazione attuale dell’impianto risulta essere di estremo pericolo atteso che il materiale accumulato all’interno del sito, non adeguatamente differenziato e smaltito, sarebbe potuto risultare altamente nocivo per l’atmosfera, per le falde acquifere e, di conseguenza, per la salute dei cittadini”. Ovviamente molto soddisfatto il sindaco.
“Avevamo ragione ad intervenire. Il nostro non era allarmismo ma preoccupazione per la salute dei cittadini e il rispetto della legalità. Buona amministrazione è anche questo, anche usare una sdraio e un ombrellone. Ringrazio la magistratura per il suo intervento che conferma la nostra azione. Ma non ci fermiamo. La storia non finisce qui: ne vedremo ancora delle belle. Inquinatori e”furbi” si devono preoccupare”.
E purtroppo non finisce qui perché c’è già una inchiesta aperta per violazione dei sigilli, danni ambientali gravissimi. Gli investigatori dovranno capire, e anche in tempi rapidi perché e come si è arrivati a tutto questo? Dove sono le collisioni?Chi ha consentito tutto ciò? Chi non ha controllato? Intanto Egisto si prepara a una nuova iniziativa imprenditoriale sempre nel settore dei rifiuti.
Gustavo Gentile
(Responsabile della redazione di Caserta)
Cronache della Campania@2018