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Channel: Cronaca – Cronache della Campania
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Da Napoli alla Costa Smeralda con 500 chilogrammi di droga: condannato a sei anni di carcere

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Trasportava nel suo lussuoso yacht ben 500 chili di droga. E’ stato condannato per traffico di sostanza stupefacenti a sei anni di carcere, questa mattina, dal tribunale di Cagliari un noto commerciante di natanti di origine napoletana e titolare di un cantiere nautico a Castel Volturno (Caserta). L’uomo, 41 anni, utilizzava la sua imbarcazione per trasportare quintali di hashish tra il porto di NAPOLI e la Costa Smeralda. E’ stato arrestato lo scorso anno dalle Fiamme Gialle nel corso di un blitz in cui vennero fermate 11 persone. In 2 anni di attività al gruppo di trafficanti, sono state accertate 30 importazioni di hashish dal napoletano verso la Sardegna, con circa 300 chili di droga per ogni spedizione, per un totale di 10,4 tonnellate.

Cronache della Campania@2019


La camorra non si ferma neanche a Natale: pregiudicato ucciso ad Acerra

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Un uomo già noto alle forze dell’ordine, Giuseppe Avventurato di 48 anni, è stato ucciso nel pomeriggio ad Acerra, nel Napoletano. La vittima, originaria di Napoli, è stata condotta in ospedale da alcuni vicini di casa, i quali hanno riferito di aver udito colpi di pistola all’esterno dello stabile in cui risiedono – in viale della Resistenza, ad Acerra – trovando Avventurato ferito ed esanime al suolo. L’uomo è deceduto prima di poter essere soccorso dai sanitari. La Polizia di Stato è al lavoro per ricostruire anzitutto la dinamica della sparatoria.

Cronache della Campania@2019

Rapina a una farmacia di Casoria: arrestati tre giovanissimi

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I carabinieri della Compagnia di Casoria hanno eseguito un decreto di fermo, emesso dai magistrati della procura di Napoli Nord, nei confronti di tre giovani di Casoria, ritenuti autori di una rapina aggravata con l’uso di un coltello nel corso della quale avevano anche tentato di impossessarsi del roller-cash senza riuscirci. Gli indagati hanno 20, 21 e 25 anni. I militari sono riusciti a identificarli grazie alle telecamere di sorveglianza e ad alcuni rilievi eseguiti dai Ris di Roma. Nel corso di una perquisizione nell’abitazione di uno dei tre, è stato anche trovato lo scooter con il quale si dileguarono dopo la rapina e i capi di abbigliamento che indossarono per mettere a segno il colpo.

Cronache della Campania@2019

Nel 2019 a Napoli calano omicidi, furti e rapine: i dati dei carabinieri

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Nel 2019 a Napoli e provincia sono calati del 7,9% gli omicidi, le rapine diminuite del 22% e i furti del 6,2%. Sono state circa 5.200 le persone arrestate e 15mila quelle denunciate: sono alcuni dei numeri resi noti dall’Arma dei carabinieri nel consueto bilancio di fine anno. Nel corso delle operazioni ad “Alto impatto”, i militari hanno identificato 564.963 persone (+8% rispetto al 2018) e controllato 321.476 veicoli(+ 9%). “Non c’è stato un fatto di sangue, quest’anno, che non abbia avuto una risposta immediata – ha detto il comandante provinciale dei carabinieri, generale Canio La Gala – consentendo di individuare gli autori. Questo è stato possibile grazie a indagini già in corso o attività pregresse, frutto di perfetta copertura investigativa e giudiziaria coordinata dalal procura della Repubblica di Napoli”. “Nel 2019 sono stati raggiunti traguardi nella lotta alla camorra – ha aggiunto – Il 2 marzo abbiamo assistito a quello più eclatante, un successo interforze: la cattura del latitante Marco Di Lauro, ma dall’inizio dell’anno sono stati arrestati 11 latitanti o catturanti e 233 affiliari a vari clan. A maggio sono stati assicurati alla giustizia i due fratelli Del Re, ritenuti responsabili del tentato omicidio di Salvatore Nurcaro il 3 maggio a piazza Nazionale: sono stati presi a pochi giorni dall’evento in cui rischiò la vita la piccola Noemi. A giugno qui a Napoli abbiamo arrestato 126 affiliati ai clan Contini, Mallardo e Licciardi facenti parte dell’Alleanza di Secondigliano”. Nel 2019, sono stati scoperti gli autori della gravissima sparatoria nell’ospedale dei Pellegrini, avvenuta tra il 16 e il 17 maggio, quando si è rischiata una strage. Il 19 novembre, nell’area torrese, sono state arrestate 36 persone per reati connessi alla droga e il 26 novembre, al Rione Sanità a Napoli, sono stati arrestati 17 affiliati al clan Mauro, gruppo criminali dedito per lo più la racket. L’ultima operazione anticamorra è quella che ha portato in carcere 16 persone affiliate al clan De Rosa attivo a Qualiano. I numeri dicono che c’è un arresto ogni 28 ore. Particolare attenzione è stata dedicata all’aggressione ai patrimoni accumulati illecitamente: quest’anno sono stati sequestrati beni per 24 milioni di euro. Riguardo la droga sono state tolte dal mercato oltre 7 tonnellate di hashish, una di marijuana, 378 chili di cocaina, 31 di eroina e 5.783 piante di cannabis. Elevati anche i numeri in materia di armi: ne sono state sequestrate 390: sette mitra, 152 fucili e 231 pistole oltre a 11 bombe da mortaio, una bomba a mano e 13.058 munizioni. Nel Napoletano è in corso la sperimentazione, a livello nazionale, del ‘Mobile Angel’, lo smartwatch per le vittime di stalking e violenza mentre i servizi con il metal detector hanno permesso di sequestrare 22 coltelli, tirapugni, punteruoli, cacciavite e pistole scacciacani e di denunciare altrettanti giovanissimi. Capitolo a parte quello dei parcheggiatori abusivi: ne sono stati denunciati 120 e sequestrati loro incassi per circa 40mila euro

Cronache della Campania@2019

Prosciugavano i conti correnti dei clienti: arrestati 18 tra dirigenti e dipendenti di Poste e banche

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Avrebbero truffato ignare vittime con la complicità di funzionari postali e bancari, capaci di fornire oltre ai loro nominativi dati sensibili per prosciugarne i risparmi. I Carabinieri della Compagnia Roma Eur stanno eseguendo nelle province di Roma e Napoli un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di 19 indagati (10 in carcere, 8 ai domiciliari e un obbligo di dimora), ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata all’indebito utilizzo di carte di credito e alla frode informatica, tramite accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, nonché sostituzione di persona, truffa, ricettazione e riciclaggio. Tra gli arrestati anche un vice direttore di un ufficio postale e un impiegato di banca che avevano il ruolo di assicurare all’associazione informazioni privilegiate e un avvocato del Foro di Roma con collegamenti internazionali.

Cronache della Campania@2019

Omicidio di Acerra, sarà fondamentale la testimonianza della figlioletta di 10 anni

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Sarà fondamentale la testimonianza della bambina di 10 anni, figlia del nuovo ras di Acerra, Giuseppe Avventurato, 48enne, a ricostruire l’identikit del killer solitario che ieri sera poco dopo le 17,30 ha ucciso il suo papà sotto casa in corso della Resistenza. Con le dovute cautele del caso gli inquirenti cercano di sapere dalla piccola quanti più particolari per risalire all’assassino. E intanto oltre ad interrogare familiari, parenti e amici e a scandagliare nel telefono e nelle chat e nella messaggeria del telefono della vittima gli investigatori hanno effettuato già nella serata di ieri una serie di perquisizioni a casa di pregiudicati che potrebbero essere entrati in contrasto con Giuseppe Avventurato. Stando all’ultima relazione della Dia l’uomo sarebbe stato a capo dell’omonimo gruppo e da qualche tempo sarebbe salito ai vertici della camorra, anche se la vittima non ha mai riportato condanne per associazione camorristica. Secondo quanto emerso ad uccidere Avventurato, che era sottoposto alla sorveglianza speciale, mentre era sotto casa con la figlioletta sarebbe stato chiamato da qualcuno a bordo di un’auto. E poi non ha avuto neanche il tempo di girarsi che è stato freddato con numerosi colpi di pistola. Gli investigatori hanno anche preso visione delle immagini delle telecamere di video sorveglianza per risalire all’auto dei killer e cercare frame utili ad identificarli.

Cronache della Campania@2019

Rapine e furti a San Gennaro Vesuviano: arrestato ladro in bicicletta

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San Gennaro Vesuviano. Rapine e furti: arrestato 26enne di San Gennaro Vesuviano. I Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nola, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 26enne pregiudicato, ritenuto responsabile di due episodi di rapina ed altrettanti episodi di furto aggravato, per cui è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
Le indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di San Gennaro Vesuviano e coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola, hanno beneficiato, tra l’altro, della visione dei filmati tratti delle telecamere installate nei pressi dei luoghi, teatro degli aventi delittuosi.
Nella ricostruzione degli eventi delittuosi i Carabinieri hanno documentato che la persona arrestata, sceglieva la propria vittima, che si muoveva sempre a bordo di biciclette e sottraeva loro gli effetti personali, esercitando, in taluni casi, violenza per vincere la loro resistenza.

Cronache della Campania@2019

Violenta rapina ai danni di un’anziana: arrestato scippatore dei Quartieri Spagnoli. IL VIDEO

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Napoli. Aveva rapinato un’anziana per sottrarle la borsa che conteneva 20 euro, la donna aveva riportato numerosi traumi. Stamane è stato arrestato dalla polizia di stato che, su delega della Procura della Repubblica di Napoli, ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, E.V., di 25 anni accusato di rapina aggravata e lesioni. La misura cautelare è stata emessa all’esito di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli ed eseguite dai poliziotti della Squadra Mobile partenopea in relazione ad una rapina avvenuta nel mese di ottobre 2019 ai danni di una anziana donna di 79 anni nella zona dei Quartieri Spagnoli. La vittima nel recarsi a fare la spesa era stata notata e pedinata da un giovane che atteso il momento propizio in cui non vi erano passanti, l’aveva strattonata con forza facendola cadere per impossessarsi della borsa contenente un telefono cellulare di esiguo valore, 20 euro ed alcuni documenti. La violenta azione delittuosa aveva provocato alla vittima molteplici traumi, per i quali era stata ricoverata a causa della frattura dell’omero e diverse escoriazioni.

Cronache della Campania@2019


Napoli, fugge per evitare i carabinieri e investe donna: identificato 32enne

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L’8 ottobre due fidanzati stavano percorrendo in scooter via Monteoliveto. quando hanno notato un posto di controllo dei carabinieri nei pressi della fontana in piazza Monteoliveto il conducente ha effettuato una rischiosa inversione di marcia per evitare i controlli visto che il mezzo non era assicurato.
Fuggendo ha investito una 68enne che stava attraversando la strada e poi, pur accorgendosi della signora a terra, ha continuato a fuggire tra le vie del centro percorrendo a tutta velocità lunghi tratti contromano e dribblando i passanti che camminavano nelle aree pedonali.

La vittima è stata soccorsa subito da alcuni passanti e dopo pochi istanti sono intervenuti i carabinieri motociclisti del nucleo radiomobile di napoli accorsi dal luogo in cui stavano effettuando il posto di controllo. hanno richiesto un’ambulanza e la vittima è stata trasportata in ospedale, medicata e dimessa con 10 giorni di prognosi.

Le indagini sono partite subito. i carabinieri della compagnia Napoli centro, coordinati dalla procura della repubblica presso il tribunale di napoli, hanno scandagliato le registrazioni di molte telecamere comunali e private e sono riusciti a raccogliere gli elementi che li hanno condotti all’investitore.
la targa dello scooter, una particolare cromatura della fiancata e il suo volto –visto che viaggiava senza casco- hanno permesso quindi di identificare un 32enne del quartiere mercato. L’uomo è stato raggiunto da un avviso di conclusione indagini preliminari per lesioni e omissione di soccorso a seguito di incidente. Il suo scooter è stato sequestrato.

Cronache della Campania@2019

Giugliano, picchiava la compagna per paura di perderla: incensurato arrestato dai carabinieri

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I carabinieri della stazione di Varcaturo hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia un 27enne incensurato di Giugliano. Aveva aggredito la compagna nell’abitazione in cui convivono, a parole e poi usando le mani; non era stato scoraggiato nemmeno dalla presenza della figlia di 7 mesi. La donna è riuscita a liberarsi ed a chiedere aiuto affacciandosi al balcone di casa, così è stata sentita dai vicini che hanno telefonato al 112 spiegando cosa stessa accadendo e chiedendo aiuto.
I carabinieri si sono precipitati e sono riusciti a bloccare il 27enne ancora nell’abitazione, poi lo hanno condotto in caserma.
Lì hanno anche ascoltato la vittima che finalmente ha denunciato tutto raccontando di subire violenze da circa due anni perché il compagno era terrorizzato dall’idea che potesse far ritorno nel paese di origine. lei non aveva mai denunciato per timore di vendette.
adesso lui è in carcere in via cautelare per l’incolumità della compagna e della piccola.

Cronache della Campania@2019

Violenza su un giovane disabile: arrestato sacerdote napoletano

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Su delega della Procura di Napoli, la Squadra mobile ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip, a carico di Roberto Gerolamo Filippini, sacerdote della Congregazione di don Orione all’epoca dei fatti contestati vicedirettore dell’Istituto Don Orione di Ercolano, dedito alla riabilitazione di persone disabili, perché gravemente indiziato di violenza sessuale continuata commessa abusando dello stato di inferiorità psichica della vittima, nei confronti della quale svolgeva la funzione di amministratore di sostegno. L’Istituto, secondo quanto si legge sul loro sito, nasce nel 1981, “con la finalità precisa di dare accoglienza a ragazzi bisognosi di cure e di attenzione particolare”. Attualmente l’opera Don Orione promuove servizi alla persona in ambito sanitario, socio-assistenziale ed educativo, ed e’ sostenuta da religiosi, laici e volontari, si legge on line. In tale ambito “si inserisce l’Istituto Piccolo Cottolengo Don Orione di Ercolano, che da qualche anno ha avviato la revisione dei vari servizi per rispondere ai requisiti strutturali previsti dalla normativa vigente, e parallelamente, ha intrapreso un’importante azione di riorganizzazione e differenziazione della propria offerta di servizi per rispondere meglio ai nuovi bisogni assistenziali e sanitari della popolazione disabile, pur rimanendo nella tradizione tracciata dal fondatore”.

Cronache della Campania@2019

Violentava la figlia della convivente: arrestato 41enne di Melito

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Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, personale dell’Ufficio Investigativo del Commissariato di P.S. Scampia ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli e confermata dalla Cassazione che ha respinto il ricorso dell’indagato, nei confronti di un uomo di anni 41 , residente in Melito di Napoli, per violenza sessuale in danno di una minore. Le attività investigative sono iniziate in seguito ad una segnalazione del dirigente dell’istituto scolastico frequentato dalla minore, la quale aveva riferito ad una sua
professoressa che dal mese di gennaio 2018 era vittima di abusi sessuali ad opera del convivente della madre.

Cronache della Campania@2019

Napoli, rapper vandalizza auto dei Carabinieri. Borrelli e Iodice:” Lo abbiamo denunciato”

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In un video, inviato come segnalazione da un cittadino, si vede un rapper, un certo Jordan Jeffrey baby, come egli stesso pronuncia nel filmato, che ha postato su uno dei scuoi profili social, dare vita ad uno pseudo-freestyle rap , in zona Piazza della Carità,sbraitando, urlando, saltando sul tettuccio di un’autovettura dei Carabinieri ed infine sputando.

“Questa non né arte, né musica, nè alcun tipo di espressione di pensiero, è soltanto becero vandalismo e per questo abbiamo proceduto alla denuncia di questa persona che dovrà rispondere per il grave gesto commesso.” -fanno sapere il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il Consigliere della Municipalità 2 dei Verdi Salvatore Iodice.

Cronache della Campania@2019

La Banca di Mestre non sblocca il conto e 39 dipendenti napoletani della Ac Distribuzione sono senza stipendio a Natale

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L’Agenzia delle Entrate ha comunicato di aver ricevuto pagamento ed il sopraggiunto accordo con il contribuente, un’azienda con dipendenti e fornitori che aveva subito un pignoramento presso terzi per debito col fisco e subito è corsa alla rateizzazione per evitare danni, ma nonostante ciò la banca UniCredit di Mestre non sblocca il conto rischiando di mandarla in fallimento. Accade a Napoli dove ha sede legale il titolare della ditta “Ac Distribuzione srl”, il malcapitato Gerardo Esposito che non potendo pagare dipendenti e fornitori si è rivolto all’avvocato Angelo Pisani in cerca di aiuto in questa intricata vicenda che si consuma sotto Natale. Una vicenda che nasce quando il Fisco, senza mandare un preavviso al contribuente con un invito al contraddittorio, dispone il pignoramento presso terzi del conto corrente salvo poi tornare sui suoi passi quando il contribuente corre a pagare il suo debito. Così l’Agenzia delle Entrate provvede tramite pec a chiedere alla banca di non proseguire il pignoramento e sbloccare il conto pignorato. “Ma la banca UniCredit di Mestre – spiega l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione ‘Noi Consumatori’ – pretestuosamente si rifiuta danneggiando il correntista che può rischiare il fallimento. Sono 39 i dipendenti e i fornitori che rimarranno a Natale senza stipendio e pagamenti per il rifiuto da parte di UniCredit di sbloccare conti correnti e restituire le somme congelate al correntista nonostante l’Agenzia delle Entrate, regolarizzata la rateizzazione con il contribuente, abbia invitato per iscritto la banca a non proseguire nel pignoramento esattoriale – afferma ancora l’avvocato Angelo Pisani – . Sono pronto a presentare denuncia per la grave violazione dei diritti del contribuente ostaggio della burocrazia e illegittima condotta della banca ma anche ad addebitare alla stessa qualsiasi danno o pregiudizio ai dipendenti lasciati in bianco nei giorni di Natale che minacciano di trascorrere le feste proprio presso la sede di UniCredit”. I dipendenti in questione sono tutti napoletani e minacciano ogni azione legale per aver stipendi che la banca non fa pagare. “Tra l’altro – dichiara ancora Pisani – purtroppo è il dramma che vivono tutti quelli che subiscono un pignoramento del fisco sui conti e poi pur pagando le tasse rimangono bloccati e spesso esclusi dai circuiti finanziari legali cadendo anche spesso nelle tenaglie degli usurai. Non poter comprare i regali ai figli e i prodotti di Natale viola la dignità e la psiche di qualsiasi genitore – conclude Pisani – eppure tra computer e lungaggini giudiziarie non c’è difesa poi quando ci sono tragedie tutti si meravigliano”.

Cronache della Campania@2019

Truffe dei conti bancari come nel film di Totò: il finto Principe Arabo utilizzato per prelevare i soldi dell’imprenditore tedesco

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Truffe con scambi di identità degne di un film di Totò, in cui uno dei complici doveva spacciarsi per un principe arabo e convincere un imprenditore tedesco a versare 280mila euro su un conto corrente. E’ uno dei casi riferiti nell’ordinanza cautelare firmata dal gip di Roma Paola Di Nicola nei confronti di 19 persone accusate di sostituzione di persona, truffa, ricettazione e riciclaggio. Un sistema di truffe, incentrato sui furti di identità con l’obiettivo di rubare i risparmi delle loro vittime e che è stato bloccato dai Carabinieri sotto il coordinamento della Procura di Roma. Al vertice dell’organizzazione c’era Roberto Piacentini, 56 anni, che poteva carpire dati bancari sensibili per compiere le truffe grazie a un suo complice, Domenico Cannavicci, dipendente di Deutsche Bank. C’era poi un cittadino albanese, Nedad Nikolic, che doveva servire a mettere in scena la “fase cinematografica” della truffa, spacciandosi per il Principe Said. I tre, in auto si mettono d’accordo sui dettagli del piano escogitato, come si legge in un’intercettazione del 28 settembre 2016. Piacentini, in auto, istruisce il dipendente bancario suo complice su come presentare Nikolic all’imprenditore tedesco scelto come loro vittima, Stefan Zubcic. “Dici ‘Principe Said, buongiorno’…ossequi de qua e de la’, una volta che tutto quanto, prendi il foglio dell’Iban in mano fai la telefonata”. E Cannavicci lo rassicura di aver capito tutto: “Dopo, prima faccio riempi’ i dati, ci penso io non te sta a preoccupa’”. Piacentini rivela inoltre a un complice che Nikolic aveva intenzione di impossessarsi di 30 chili d’oro che l’imprenditore tedesco teneva depositata in una cassetta di sicurezza in Svizzera. Nella vicenda sono coinvolti anche un vice direttore di un ufficio postale e un avvocato del Foro di Roma con collegamenti internazionali.

E’ uno dei casi riferiti nell’ordinanza cautelare firmata dal gip di Roma Paola Di Nicola nei confronti di 19 persone accusate di sostituzione di persona, truffa, ricettazione e riciclaggio. Un sistema di truffe, incentrato sui furti di identità con l’obiettivo di rubare i risparmi delle loro vittime e che è stato bloccato dai Carabinieri sotto il coordinamento della Procura di Roma.L’indagine è partita dopo l’arresto nel maggio 2016 di due persone di origini campane, trovate in possesso di più di 30 carte plastificate in bianco con banda magnetica, 25 carte d’identità falsificate e numerosi fogli dattiloscritti con i dati completi di carte di credito già emesse. I due nel corso della “settimana lavorativa” dimoravano presso strutture alberghiere della Capitale e viaggiavano a bordo di una potente auto. Gli accertamenti sul materiale rinvenuto hanno consentito di svelare un complesso meccanismo truffaldino attraverso il quale la banda giungeva ad emettere carte di credito ad insaputa dei titolari. Complici del sistema anche un vice direttore di un ufficio postale ed un dipendente di un istituto di credito i quali, utilizzando indebitamente le proprie credenziali d’accesso, estrapolavano agevolmente i dati dei correntisi che venivano messi a disposizione del gruppo criminale. L’associazione aveva perfezionato il proprio operato criminale riuscendo anche ad ottenere il rimborso di buoni postali mediante attestazione di false identità, nonché ad architettare truffe con sceneggiature da film. L’organizzazione sfruttava per le truffe anche le piattaforme di “crowdfunding”, riuscendo ad ottenere donazioni per fantomatici progetti che venivano dirottate sui conti degli indagati. Tra le province di Roma, Napoli e Caserta, sono scattate le perquisizioni nei confronti di altri 9 indagati.

Cronache della Campania@2019


Erano il terrore dei comuni a Nord di Napoli: arrestati due rapinatori di Secondigliano

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I carabinieri della compagnia di Giugliano hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dopo indagini coordinate dalla procura di napoli nord nei confronti di Antonio Rianna, 36 anni e Antonio Mascitelli, 37 anni, entrambi di Secondigliano, ritenuti responsabili di quattro rapine aggravate.

hanno commesso i “colpi” sempre sotto la minaccia di armi e tutti ad aprile, a Casoria, Marano ed Arzano. I due si muovevano a bordo di uno scooter rubato: avvicinavano le vittime e poi le minacciavano con un coltello o con una pistola per farsi consegnare solitamente soldi e telefonino. Mascitelli è accusato di una rapina a un automobilista che costretto a fermarsi e a consegnare portafoglio e telefono cellulare. Rianna è accusato di aver rapinato il portafoglio ed il cellulare ad una donna che stava passeggiando lungo una via centrale di Marano. In concorso, invece, avrebbero commesso altre due rapine: la prima ai danni di una coppietta a cui hanno sottratto sempre telefonini e contante, la seconda nei confronti di un motociclista a cui hanno rapinato lo scooter e il portafogli.

Le indagini sono state svolte dai carabinieri della stazione di Grumo Nevano che nell’aprile scorso sono riusciti ad arrestare i 2 in flagranza. dopo averli inseguiti li hanno arrestati per resistenza e porto abusivo di armi: si aggiravano per la città armati probabilmente per commettere una rapina.
I dati acquisiti dai carabinieri con quell’arresto sono stati fondamentali: incrociandoli con i dettagli carpiti esaminando le telecamere infatti i militari hanno attribuito loro anche le altre rapine. alcune vittime per giunta hanno anche riconosciuto i due come coloro che li avevano minacciati. Il quadro probatorio è stato infine condiviso dal gip che ha emesso la misura cautelare e, dopo l’esecuzione dell’ordinanza da parte dei carabinieri, i 2 sono stati rinchiusi in carcere.

Cronache della Campania@2019

La Finanza sequestra oltre una tonnellata di botti illegali: 2 arresti

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Il comando provinciale della guardia di finanza di Napoli, in vista dell’approssimarsi del Natale, ha sequestrato, nel corso di due distinti interventi, avvenuti tra Somma Vesuviana  e Giugliano in Campania, oltre 1 tonnellata fra artifizi pirotecnici di categoria F2 e F3 e ‘cipolle’. In particolare, i baschi verdi del Gruppo pronto impiego hanno sequestrato presso una ditta individuale di Somma Vesuviana, a seguito di perquisizioni locali e domiciliari, ordigni artigianali di fabbricazione illegale ad alto potenziale esplosivo, oltre che materiale pirotecnico, mentre i finanzieri della Compagnia di Giugliano in Campania hanno individuato, presso il deposito di un corriere nazionale, 2 bancali di fuochi d’artificio destinati alle province di Roma e Cagliari che indicavano un mittente inesistente. Il controllo della merce ha permesso di sottoporre a sequestro il carico, di identificare il reale spedizioniere e di riscontrare che il corriere era completamente all’oscuro del reale contenuto dei pacchi in spedizione. Al termine delle complessive attività, sono stati segnalati all’autorità giudiziaria 3 responsabili, di cui 2 arrestati, per detenzione, commercio abusivo ed omessa denuncia all’autorità di materiale esplodente.Le operazioni odierne, dopo gli ingenti sequestri operati a Melito di Napoli, nel quartiere di Napoli – Poggioreale, a Quarto, ad Orta di Atella (Caserta) e a Taurano (Avellino), consolidano i risultati di servizio conseguiti dai Reparti del Comando provinciale di Napoli, finalizzati a contrastare la fabbricazione e la commercializzazione abusiva di materiale esplodente: i dati a consuntivo del comando provinciale della guardia di finanza di Napoli, nel corso dell’anno, ammontano a 90 interventi, n. 117.779 fuochi d’artificio sequestrati, corrispondenti ad oltre 7 tonnellate di esplosivo, 114 soggetti denunciati di cui 11 arrestati.

Cronache della Campania@2019

Influenza a Napoli e In Campania, appello dello Smi: ‘Non chiamate il 118 e non intasate i pronto soccorso’

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Un lungo ponte di festività Natalizie vede anche quest’anno i presidi territoriali pubblici di continuità assistenziale in prima linea: dalle 10,00 del giorno 24.12.2019 fino al 2.1.2020 e poi ancora dal 03.1.2020 al 7.1.2020 i presidi territoriali pubblici sono pronti ad assistere i cittadini Campani ed anche i turisti nelle principali località turistiche della nostra Regione..Questa la dichiarazione del segretario smi Asl Napoli 1 centro Ernesto Esposito che aggiunge un appello alla cittadinanza affinché non chiami il 118 e non affolli i pronto soccorso per tutte le problematiche riguardanti la influenza stagionale che possono essere affrontate tranquillamente dai medici della continuità assistenziale che valuteranno caso per caso eventuali complicanze anche per i bambini.In prima linea anche il servizio di continuità assistenziale dedicata al bambino presso il presidio Annunziata che chiuderà l’anno 2019 con circa 30.000 visite ambulatoriali effettuate nel solo presidio del centro storico cittadino che di fatto e dati alla mano riduce di molto l’affollamento del ps Santobono. Moltissimi gli interventi effettuati in tutti i presidi della continuità assistenziale della Asl Napoli 1 centro negli ultimi giorni legati alla aumentata diffusione della influenza stagionale. In tutti i distretti cittadini della Asl Napoli 1 centro registriamo un forte incremento delle visite ambulatoriali e domiciliari. Dal prossimo anno, con la novità della informatizzazione dei presidi sarà possibile, conclude Esposito, anche visualizzare la cartella clinica del paziente collegandosi con i dati del mmg in modo da poter conoscere rapidamente la storia clinica, le eventuali allergie, i farmaci in terapia, e tutte le informazioni necessarie per una corretta diagnosi ed erogare infine la ricetta dematerializzata al cittadino con la esenzione spettante .

Cronache della Campania@2019

Castel Volturno, la polizia sventa un agguato: trovata auto rubata con armi, passamontagna e guanti

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Sequestro di armi nel Casertano. La polizia ieri sera, nell’ambito dei servizi finalizzati a contrastare il fenomeno dei reati predatori durante le festività natalizie, ha proceduto a Castel Volturno, in viale Cortese, alla perquisizione di una Fiat Punto che è risultata rubata. All’interno c’erano due fucili e un coltello. La vettura, parcheggiata con il vetro anteriore sinistro semiaperto, era stata rubata il 3 dicembre scorso a Casapesenna. Le armi erano nel vano porta bagagli, nascoste in un borsone. Si tratta di un fucile con canne sovrapposte e mozzate, risultato rubato nel Napoletano, un fucile automatico con canna tagliata, 10 cartucce calibro 12, 2 passamontagna e 20 guanti monouso in lattice, mentre nel vano porta oggetti è stato trovato un coltello con lama lunga 17,5 centimetri. Il materiale sarebbe servito verosimilmente per furti e rapine.

Cronache della Campania@2019

Incendio in cella detenuto salvato da agente penitenziario a Poggioreale

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Si stava preparando da mangiare con il suo fornellino a gas in cella ma la fiamma ha raggiunto i pantaloni che hanno preso fuoco. E’ avvenuto ieri nel carcere di Poggioreale e a salvare il detenuto, un 70enne italiano, è stato un agente della Polizia Penitenziaria, intervenuto appena si è accorto dell’incendio. Lo rende noto l’ Osapp. Per il segretario provinciale del sindacato di Polizia Penitenziaria, Luigi Castaldo, ieri nella casa circondariale “Salvia” si è evitata una tragedia, sebbene l’anziano abbia riportato gravi bruciature agli arti inferiori. Il segretario Provinciale Osapp Napoli Castaldo Luigi elogia l’operato in ombra dei tanti uomini in uniforme che operano nel G.Salvia che non distolgono l’attenzione dai tanti eventi critici che avvengono all’interno del penitenziario più grande ed affollato d’Europa, “lavorando con spirito di sacrificio e rispetto assoluto per la vita altrui e coordinati scrupolosamente dal commissario capo dott. Diglio Gaetano e dai suoi subalterni. Grazie alla celerità ed al coraggio del poliziotto penitenziario di turno si è riusciti a salvare dalle fiamme un detenuto che accidentalmente gli son andati in fiamme i pantaloni e che per ciò ha riportato gravi bruciature agli arti inferiori, ma evitando una fine peggiore.
L’Osapp come organizzazione sindacale autonoma della Polizia Penitenziaria da sempre vicina al personale mette in evidenza che la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari italiani non sempre è supportata da tecnologie aggiornate ed all’avanguardia, pertanto è indispensabile la presenza appropriata di personale preparato in campo a tale episodi, ovviamente proporzionato al numero di ristretti in essi”.

Cronache della Campania@2019

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