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Channel: Cronaca – Cronache della Campania
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Napoli, il gip ha deciso: “l’uomo nero” deve restare in carcere

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Napoli. Il giudice per le indagini preliminari Alessandro Buccino Grimaldi del Tribunale di Siena ha emesso misura di ordinanza di custodia cautelare in carcere per Armando Del Re, il 28enne accusato di avere aperto il fuoco in piazza Nazionale lo scorso 3 maggio allo scopo di ammazzare il 32enne Salvatore Nurcaro. Nell’agguato e’ rimasta gravemente ferita la piccola Noemi di 4 anni, le cui condizioni sono in ripresa.  L’udienza di convalida del fermo si era svolta sabato scorso e il gip si era riservato di decidere. Questa mattina e’ fissata l’udienza di convalida del fermo per Antonio Del Re, il fratello di Armando, accusato di avere fornito supporto logistico al fratello. Proseguono le indagini per inquadrare il movente dell’agguato. 

Cronache della Campania@2018


Napoli, preso l’emissario del racket degli ‘amici della Maddalena’ del cantiere di porta Capuana

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Porta-Capuana

In data 8 maggio 2019, personale della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. Vicaria – Mercato ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto D’ANDREA Antonio di 47 anni, pregiudicato, gravemente indiziato del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.Nella mattinata del decorso 7 maggio, un soggetto, a bordo di uno scooter SH di colore bordeaux si è recato presso il cantiere della ditta edile  impegnata nei lavori di riqualificazione del centro storico cittadino, finanziati nell’ambito di un più ampio progetto dell’UNESCO, intimando ad uno degli operai presenti di sospendere l’attività e di riferire al responsabile dei lavori di andare a parlare con “gli amici della Maddalena” se avesse voluto continuare a lavorare in tranquillità.

La minaccia estorsiva è apparsa chiara sin da subito, soprattutto alla luce del riferimento fatto dall’uomo agli “amici della Maddalena”, senza alcun dubbio individuabili nei componenti del gruppo criminale radicato nel citato rione cittadino.Il giorno seguente, 8 maggio, il medesimo soggetto a bordo dell’Honda SH, si è avvicinato nuovamente al cantiere e, constatata la regolare presenza del personale della ditta, ha minacciato lo stesso operaio con il quale aveva parlato il giorno prima, ribadendo la pretesa estorsiva ed intimando in maniera perentoria di sospendere i lavori, almeno fino a quando non avessero parlato con gli “amici della Maddalena”.

L’attività investigativa condotta nell’immediatezza dei fatti, sotto il coordinamento della D.D.A. di Napoli, ha preso avvio dalla visione  dei filmati dei sistemi di video-sorveglianza del cantiere che ha consentito l’individuazione del modello e della targa dello scooter utilizzato dall’estorsore. Gli immediati accertamenti relativi al citato ciclomotore hanno consentito di concentrare le attività sulla figura di D’ANDREA Antonio, soggetto già noto perché gravato da precedenti penali, anche specifici.

Alla luce degli elementi raccolti a suo carico, D’ANDREA Antonio rintracciato nel pomeriggio dell’8 maggio scorso, da un equipaggio del Commissariato di P.S. Vicaria – Mercato mentre era a bordo dello stesso ciclomotore utilizzato per commettere il tentativo di estorsione, è stato condotto presso gli Uffici della Questura ove è stato sottoposto a decreto di fermo di  indiziato di delitto per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.Nella giornata dell’11 maggio 2019, il G.I.P. del Tribunale di Napoli, a seguito di richiesta della locale Procura Distrettuale della Repubblica, ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Cronache della Campania@2018

Estorsioni a gioielleria e negozio, ordinanza in carcere per un boss “dei Muzzoni”

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Un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli e’ stata notificata dai carabinieri all’esponente del clan camorristico “Esposito” di Sessa Aurunca Gaetano Di Lorenzo, 59 anni, detenuto al carcere di Milano-Opera. Di Lorenzo, ritenuto elemento di spicco del clan, denominato “dei Muzzoni”, operante a Sessa Aurunca e nei comuni vicini di Cellole e Carinola, è accusato di aver commesso ripetute estorsioni ai danni di una gioielleria di Sessa e del titolare di un negozio di autoricambi. Di Lorenzo fu catturato nel 2002 in Spagna, a Malaga, dalla Polizia di Stato, ed estradato; tornato in libertà ma sorvegliato speciale, fu poi arrestato nel 2014 e da allora è rimasto in carcere.

Cronache della Campania@2018

Vendevano droga agli studenti: presi 5 pusher nel Casertano

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Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, a Piedimonte Matese, hanno dato esecuzione alla misura cautelate in carcere, emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di cinque persone, indagate per traffico di sostanze stupefacenti.
II provvedimento restrittivo costituisce la conclusione di una complessa attività d’indagine, condotta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, investigazioni esperite mediante servizi di osservazione, controllo e pedinamento nonché con costante attività tecnica. L’indagine ha consentito di ricostruire l’esistenza di una piazza di spaccio insediata nel comune di Piedimonte Matese e destinata a soddisfare le richieste di una fascia diversa di acquirenti, per lo più di giovani locali, quasi tutti studenti ed operai, che acquistavano la sostanza stupefacente per consumo personale o di gruppo.
Lo spaccio avveniva previo contatto telefonico per concordare gli incontri e le cessioni si verificavano in maniera discreta e veloce in luoghi abitudinari quali la villa comunale, la stazione ferroviaria, il centro storico “La Sorgente”, nei pressi di alcuni esercizi pubblici della Piazza Carmine – cuore della cittadina matesina – e nella frazione di Sepicciano.
CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE:

  1. IASALVATORE Mauro, nato a Piedimonte Matese (CE) il 21/12/1971, ivi residente via Campo Sepicciano case IACP, celibe, nullafacente, pregiudicato;
    ARRESTI DOMICILIARI:
  2. DI MUCCIO Giuseppe, nato a Piedimonte Matese (CE) il 01/04/1995, residente a Città di Castello (PG) via Fratelli Ramaccioni n° 23, celibe, disoccupato;
  3. DI MUCCIO Giovanni Junior, nato a Piedimonte Matese (CE) l’S/03/1997, residente a Città di Castello (PG) via Fratelli Ramaccioni n° 23, celibe.
    OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA PG
  4. PASSARIELLO Umberto, nato a Piedimonte Matese (CE) il 02/07/1996, ivi residente via Casino del Duca, rione IACP, celibe, nullafacente, pregiudicato;
    OBBLIGO DI DIMORA
  5. CANCELMO Diego, nato a Piedimonte Matese (CE) il 18/03/1998, ivi residente alla via San Marcellino n° 1, celibe, nullafacente.

Cronache della Campania@2018

Napoli, il Garante dei detenuti: ‘Ancora sovraffollamento a Poggioreale’

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E’ ancora sovraffollamento nel carcere di Poggioreale. L’intero collegio del Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale ha compiuto una visita di quattro giorni, come sempre non annunciata, nel penitenziario di Napoli e ha riscontrato la presenza di 848 detenuti in più rispetto ai posti disponibili: 2363 persone a fronte di una capienza effettiva di 1515 posti. Particolarmente critica la situazione in alcuni reparti: la sezione circondariale a custodia aperta con 1.220 persone ristrette in 738 posti; la sezione circondariale ordinaria con 588 persone in 327 posti; la sezione protetti-riprovazione sociale a custodia aperta con 101 persone in 53 posti. Il Garante “apprezza lo sforzo” di migliorare le condizioni materiali dei reparti, tuttavia a fianco a quelli ristrutturati, alcuni sono invece “appena accettabili e altri del tutto inaccettabili”. Cosi’ come “permangono inammissibili le condizioni di lavoro, in particolare di chi opera nell’ufficio della matricola posto sotto il livello terra in un ambiente buio e insalubre, situazione che l’Amministrazione penitenziaria da tempo si e’ impegnata a risolvere”.  Rispetto ad alcune “criticità molto forti che hanno segnato il passato dell’Istituto, per le quali, e’ in corso a Napoli un processo per episodi di maltrattamento”, il Garante nazionale ha avuto modo di verificare come nell’Istituto si stia instaurando “un clima diverso, teso a interrompere ogni uso di violenza e qualsiasi comportamento non rispettoso della dignità e del diritti delle persone private della libertà”. Il percorso di cambiamento “e’ certamente avviato, tuttavia, occorre continuare su tale strada, senza sottovalutare possibili rischi di un ritorno al passato, mantenendo sempre alto il livello di attenzione”. La possibilità per gli operatori di segnalare e denunciare eventuali maltrattamenti senza incorrere in ritorsioni “deve essere riaffermato in concreto, anche alla luce di recenti episodi”. Inoltre, il Garante nazionale “ha incontrato più volte una persona detenuta, andando appositamente a verificare le sue condizioni nell’Istituto di Santa Maria Capua Vetere dove era stato trasferito in coincidenza con l’inizio della visita. La sua situazione, che successivamente e’ stata resa nota alla stampa dalla famiglia, è stata oggetto di approfondimento da parte del Garante, al punto da tornare nuovamente a verificare le sue condizioni tre giorni dopo la conclusione della visita, incontrandolo e avendo con lui un ulteriore lungo colloquio. Il Garante ha quindi presentato un esposto alla Procura della Repubblica”. Nel corso della visita a Poggioreale, sono state riscontrate anche “gravi criticita’ e una certa difficolta’” da parte dell’area sanitaria a raggiungere tutte le persone e a rispondere ai bisogni di una popolazione che spesso viene dalle fasce piu’ marginali e quindi già deprivate anche sotto il profilo della salute. A cio’ si aggiungono le condizioni materiali che coinvolgono anche le strutture sanitarie: il Servizio di assistenza intensificata (Sai) posto nel padiglione San Paolo ha bisogno di interventi di adeguamento, cosi’ come l’ambulatorio di primo soccorso. “Il degrado dell’ambiente non deve spingere ad abbassare l’attenzione nei confronti dei pazienti”, sottolinea ancora il Garante ricordando che “proprio i medici rappresentano in carcere un importante presidio per la prevenzione del rischio di maltrattamenti”.

Cronache della Campania@2018

Agropoli, Alfieri e Coppola accusati di legami con i clan. Il sindaco: ‘Sono sereno’

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La sezione di Salerno della Direzione investigativa antimafia, diretta da Giulio Pini, ha effettuato diverse perquisizioni nel Cilento, tra cui quelle presso le abitazioni del sindaco di Agropoli, Adamo Coppola, e dell’ex sindaco, Franco Alfieri. Le perquisizioni sono state estese allo studio legale di quest’ultimo e all’ufficio in Comune di Coppola. Entrambi sono stati anche invitati a presentarsi per essere ascoltati dagli inquirenti nell’ambito di una indagine su una ipotesi di reato di scambio elettorale politico-mafioso della procura di Salerno, pm Vincenzo Montemurro. Di recente anche la polizia aveva compiuto una perquisizione in Comune nell’ambito di una inchiesta legata alla società Agropoli Cilento Servizi. Sindaco di Torchiara, piccolo comune del Cilento di cui è originario, nel 1988, poi primo cittadino di Agropoli, per due mandati, dal 2007 al 2017, Franco Alfieri, avvocato, 54 anni, nella sua carriera politica ha incassato record di preferenze da parte degli elettori dei due vicini comuni in provincia di Salerno. Più volte consigliere e assessore provinciale, nell’aprile del 2015 si dimette dalla carica di sindaco di Agropoli per candidarsi, nella lista del Partito Democratico, alle elezioni regionali in Campania, salvo poi, nei giorni seguenti, fare un passo indietro come chiesto, spiegò lui stesso in un’intervista dell’epoca, “dall’unico che poteva, Vincenzo De Luca”, il quale diventerà, di li’ a poco, presidente della Campania. Nel febbraio 2016, Alfieri approda in Regione, con gli incarichi di consigliere del presidente per l’Agricoltura, Caccia, Foreste e Pesca e di capo della segreteria del presidente. Nove mesi dopo, il fedelissimo di De Luca è protagonista della vicenda legata alle “fritture di pesce”, quando furono pubblicate alcune dichiarazioni di De Luca nel corso di un incontro con gli amministratori locali per promuovere il ‘si” al referendum costituzionale. Il 23 marzo scorso, Alfieri annuncia la discesa in campo per la corsa a sindaco di Capaccio Paestum, questa volta sostenuto da otto liste civiche, senza il simbolo del Pd. Intanto, nel giugno 2017, primo cittadino del Comune di Agropoli viene eletto per il Pd e altre liste di centrosinistra Adamo Coppola, in passato vice proprio di Alfieri. Commercialista, 46 anni, Coppola, dal 2004 al 2006, e’ stato consigliere comunale d’opposizione, per poi rientrare nella maggioranza di Alfieri dall’anno successivo. Nei dieci anni di amministrazione Alfieri, Coppola e’ stato prima assessore al Bilancio, poi alle Politiche Economiche e Finanziarie con delega al Bilancio, ai Tributi, al Patrimonio, con riferimento alle società partecipate. In una nota, il primo cittadino, ricordando che “da qualche giorno ufficiali e agenti di polizia giudiziaria hanno richiesto atti e documenti vari riguardanti procedimenti amministrativi già conclusi da alcuni anni”, sottolinea come, con le perquisizioni di oggi, “presso la mia abitazione e il mio ufficio comunale, tali operazioni possono dirsi terminate in quanto detti operatori hanno redatto processo verbale di conclusione”. Dicendosi “tranquillo e fiducioso del lavoro dei magistrati”, Coppola conclude ribadendo che “in riferimento agli atti che hanno visto la mia partecipazione, quale sindaco della città di Agropoli, rimango sereno in quanto la stessa è stata sempre leale, imparziale e legittima”.

Cronache della Campania@2018

Giugliano, abusava delle figlie: 10 anni di carcere per un 45enne

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Il tribunale di Napoli ha condannato a 10 anni di carcere un uomo di 45 anni per violenza sessuale nei confronti delle sue due figlie. All’uomo, residente a Giugliano in Campania all’epoca dei fatti, sono state applicate anche varie pene accessorie, tra cui la perdita della responsabilità genitoriale e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Le indagini risalgono al febbraio del 2017 a seguito della denuncia della madre delle due minorenni (una adolescente e l’altra più piccola), che aveva raccolto le confidenze inquietanti delle figlie: le avevano raccontato che per tre anni, a seguito della separazione della madre, il papà aveva abusato di loro, a casa dei nonni paterni, in occasione delle visite domenicali del padre. Le minori, hanno poi in Procura confermato integralmente quanto riferito alla madre. A seguito di una consulenza psicologica gli inquirenti hanno ritenuto attendibile quanto testimoniato e lo scorso marzo l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari per violenza sessuale nei confronti delle due minorenni, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura di Napoli Nord e condotta dai carabinieri della stazione di Napoli Pianura. Al 45enne sono state applicate altre misure restrittive tra cui il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati abitualmente da minori, lo svolgimento di lavori che prevedano contatti abituali con minori e l’obbligo di tenere informati gli organi di polizia sulla propria residenza e sugli eventuali spostamenti.

Cronache della Campania@2018

Napoli: ancora giochi e preghiere per Noemi

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I napoletani non abbandonano Noemi nemmeno ora che le sue condizioni migliorano. Prosegue infatti ‘il pellegrinaggio’ davanti ai cancelli dell’ospedale Santobono dove la piccola e’ ricoverata dal 3 maggio a causa del proiettile vagante che l’ha raggiunta in piazza Nazionale. Anche stamattina alcuni cittadini hanno lasciato, agganciati alle inferriate del cancello dell’ospedale pediatrico, giocattoli acquistati espressamente per lei. “Sono gia’ stata qui nei giorni scorsi – racconta una signora – a pregare per la bimba e ora che ho letto che sta meglio le ho comprato un giocattolo. Spero che il personale dell’ospedale raccolga tutti questi doni e li consegni a Noemi e ai suoi genitori che spero abbiano sentito la nostra vicinanza”. Nemmeno la pioggia delle ultime ore ha intaccato le decine di messaggi lasciati qui in questi dieci giorni dalla cittadinanza che si e’ stretta attorno alla bimba e ai suoi familiari.

Cronache della Campania@2018


Napoli, Borrelli e Gaudini (Verdi): ‘Segnalato a Municipale abbandono alimenti refezione scolastica ai Ponti Rossi’

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“Un cittadino ci ha segnalato che, nella giornata di sabato, ha rinvenuto varie confezioni di alimenti destinati alla refezione scolastica abbandonati nelle vicinanze dei bidoni dell’immondizia in via Nicola Nicolini, nei pressi dei Ponti Rossi. Stando alle date indicate sulle confezioni gli alimenti erano scaduti da alcuni giorni. Siamo di fronte ad uno sversamento abusivo che rappresenta un episodio di particolare incivilta’”. La denuncia e’ arrivata dal consigliere regionale della Campania dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e dal consigliere comunale del Sole che ride Marco Gaudini. “Nei pressi dei Ponti Rossi sono presenti alcuni plessi scolastici – hanno proseguito -. Abbiamo segnalato il fenomeno alla polizia municipale e al Sian dell’Asl. Le indagini saranno utili a risalire ai responsabili di questa assurdita’”. “Il nostro auspicio e’ che, in seguito all’individuazione, si proceda con l’irrogazione di severe sanzioni – hanno concluso Borrelli e Gaudini -. A nessuno deve essere permesso di trasformare le strade cittadine in una discarica a cielo aperto”.

Cronache della Campania@2018

Napoli, abbattimento Vele. Il sindaco: “E’ solo un primo passo”

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“Qui c’e’ una umanita’ che ha resistito nonostante il degrado ma c’e’ ancora tanta strada da fare”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris intervenendo alla cerimonia di consegna del cantiere per l’abbattimento della Vela Verde, nel quartiere napoletano di Scampia. Gli edifici furono realizzati tra la fine degli anni 60 e i primi anni ’70. Sette complessi (denominati dal colore della facciata) che contavano complessivamente oltre 1200 appartamenti. Tre vele sono state demolite tra il 1995 ed il 2003. Secondo un recente piano restera’ in piedi una sola Vela che sara’ oggetto di un programma di riqualificazione per 15 milioni di euro che sara’ destinata ad accogliere alcuni uffici pubblici. “Quanto avvenuto oggi ha una potenza forte – ha proseguito il sindaco- perche’ dimostra quanto si puo’ fare mettendosi tutti insieme. E’ la dimostrazione che a Napoli si vince”. “E’ solo il primo passo per la rigenerazione totale del quartiere (che conta circa 40mila abitanti ndr); l’abbattimento delle Vele e’ solo un pezzo”, ha spiegato de Magistris ai giornalisti.

Cronache della Campania@2018

Noemi oggi festeggia il suo quarto compleanno e continua a migliorare

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Le condizioni cliniche di Noemi E. la bambina di 4 anni ferita nella sparatoria in piazza Nazionale a Napoli del 3 maggio scorso “al momento sono stazionarie e i parametri vitali sono stabili”. Lo si legge nel bollettino medico dell’ospedale pediatrico Santobono dove oggi in Rianimazione la piccola festeggia il suo quarto compleanno. “Nella giornata di ieri è stata effettuata una nuova broncoscopia per disostruire le vie aeree – specifica il bollettino – nella mattinata di oggi è stata effettuata una nuova Tac, come da programma, per monitorare le lesioni polmonari. La bimba continua ad essere sottoposta a cicli di ventilazione con ossigeno per supportarla nella respirazione. La prognosi resta riservata. Il prossimo bollettino sarà diramato tra 48 ore”. Poi si dovrà passare alla fase di riabilitazione per questo il papà della piccola che gestisce una piccola salumeria nel rione Sanità a Napoli oggi ha chiesto aiuto alle istituzioni di non essere lasciato solo perché le cure sono costose.

Cronache della Campania@2018

Napoli, a Materdei in mostra il restaurato Altare marmoreo Madonna delle Grazie del XVIII secolo

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In un periodo di rinnovato risveglio culturale , al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica ed indirizzarla , per quanto possibile , nella conoscenza e nell’apprezzamento dell’arte attraverso la riscoperta dell’esteticamento bello nei suoi molteplici aspetti l’associazione denominata l’Arte di apprendere rappresentata dalla signora Caputo Anna  di Casoria, organizza quattro eventi nel mese di maggio a Napoli nel quartiere Materdei , a Casoria nel suo paese di origine , a Cosentini nel parco del Cilento e del Vallo di Diano ed a Roma nel quartiere Monteverde , al centro dell’attenzione del pubblico sarà visibile nell’ambito delle opere di stile Rococò , l’Altare di fattura settecentesca con alternanza di colori , verde antico, verde alpi , rosso di Lepanto , Vituliano e con  sfondi di bianco di Carrara statuario con paliotto rappresentante la Madonna con Bambino con due volute , ciborio attribuito al Sanmartino con tratti anche della  Scuola Vaccariana (Domenico Antonio Vaccaro(Napoli, 3 giugno 1678 – Napoli, 13 giugno 1745) è stato un pittore, scultore, architetto e disegnatore italiano) ambito napoletano , di proprietà del dottore in legge  Giorgio Mellucci – con dei tratti di tecnica simile all0 stile del Sanmartino Giuseppe  .Parteciperanno agli eventi come relatori l’architetto Roberto Brancaccio specializzato nel Restauro dei Monumenti e con studio di progettazione al Vomero a Napoli  , il prof. Domenico Iannicelli responsabile provinciale  del sindacato Gilda degli Insegnanti di Avellino ed ex presidente della Proloco Clanis di Avella , il dottor Umberto de Maria medico chirurgo dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli appassionato di arte soprattutto del Barocco ed il Prof. Rosario Caserta, esperto in Conservazione ai Beni Culturali, con una pluriennale esperienza accademica e nel campo della formazione. 

Cronache della Campania@2018

Cortili del Palazzo Reale di Napoli trasformati in un parcheggio. Verdi: ‘Vergogna che prosegue nonostante le nostre denunce’

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“Nonostante le nostre denunce i cortili del Palazzo Reale di Napoli continuano ad essere un parcheggio all’aperto. Ci sono state inoltrate nuove foto che mostrano uno scenario avvilente e assolutamente irrispettoso del pregio storico del luogo”.  Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e lo speaker radiofonico di Radio Marte Gianni Simioli. “Restiamo basiti dinanzi a questo spettacolo. Ci chiediamo come possa essere possibile che uno dei luoghi più belli al mondo sia ridotto in questo stato. Eppure la Soprintendenza, in occasione delle precedenti segnalazioni, ci garantì che sarebbe intervenuta. Invece i cortili continuano ad essere un parcheggio. Ci rivolgiamo al soprintendente Garella: come è possibile uno scempio del genere? A chi appartengono quelle automobili? In base a quale autorizzazione sostano lì? Siamo stufi di questa vergogna e attendiamo risposte a strettissimo giro. Non riusciamo a spiegarci come sia possibile che la Soprintendenza, che spesso si è caratterizzata per un atteggiamento di intransigenza circa il rispetto delle regole, accetti in maniera disinvolta che, a due passi dai suoi uffici, un luogo che rappresenta la storia della città venga violentato in questo modo”.
 

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Napoli, ancora un intervento salva vita al Loreto Mare: 68enne infartuato salvato e trasferito al Monaldi

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Napoli. Ennesima intervento salva vita da parte di medici e operatori sanitari dell’ospedale Loreto Mare. Un uomo di 68 anni proveniente dalle vicine Case Nuove, è arrivato al pronto soccorso in arresto cardiaco. Subito si è attivata l’unità chirurgica presente con il dottor Luigi Andreozzi, coaudivato da altri suoi colleghi internisti, dagli anestesisti e dagli infermieri che hanno effettuato un trattamento di rianimazione cardio polmonare e dopo un minuto il cuore del paziente ha ripreso a battere. Gli sono state somministrati farmaci del caso e nel frattempo sono stati allertati gli altri ospedali specializzati. Dopo poco il paziente è stato trasferito all’ospedale Monaldi.

Carlo Landolfi

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Sparatoria a Napoli, resta in carcere anche Antonio Del Re, fratello di Armando

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Napoli. Avrebbe aiutato il fratello Armando per uccidere Salvatore Nurcaro: resta in carcere Antonio, il 18enne napoletano fermato sabato scorso. Il Gip di Nola Daniela Critelli ha convalidato il provvedimento di fermo emesso dai pm antimafia di Napoli nei confronti del 18enne accusato, insieme con il fratello, per il quale il Gip di Siena ha convalidato oggi il fermo, di avere premeditato il tentato omicidio di Salvatore Nurcaro, 32 anni, compiuto nel pomeriggio dello scorso 3 maggio, durante il quale sono stati feriti gravemente Nurcaro, Noemi, di appena 4 anni, che si trovava in piazza Nazionale insieme con la nonna, anche lei rimasta ferita ma lievemente.

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Napoli, soddisfazione unanime per la riapertura del cantiere di Porta Capuana e per l’arresto. IL VIDEO

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Pistola rubata ad un vigilante a Napoli, Borrelli: “Devono lavorare in coppia”

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“Una circolare della Questura del 2018 prevede che le guardie giurate lavorino in coppia per garantire maggiore efficacia al loro operato e maggiore sicurezza a loro stesse. Purtroppo, a quanto pare, non viene rispettata”. Così il consigliere dei Verdi Francesco Emilio Borrelli sulla notizia riportata da “Il Mattino” del furto della pistola ad una guardia giurata a Chiaiano. “Ricordiamo i vari fatti di cronaca che hanno visto come vittime le guardie giurate che spesso si trovano a lavorare in un clima di insicurezza dovuto all’operare in solitudine. Occorre che le agenzie rispettino la circolare emanata dalla Questura al fine di evitare casi come quello che si e’ verificato oggi”.

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Stalker picchia in casa l’ex dalla quale era stato allontanato: arrestato a Nocera Inferiore

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Nocera Inferiore. Nonostante il divieto di avvicinamento alla sua ex continuava a tormentarla, fino ad introdursi nella sua casa per picchiarla e minacciarla: stamane gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Nocera Inferiore, hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento di misura cautelare personale a carico B.D. di anni 41 di Nocera Inferiore. L’uomo, già conosciuto alle forze dell’ordine era già destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa, una donna residente a Nocera Inferiore, per averla sottoposta a continue angherie, maltrattamenti, lesioni e tentativi di estorsione, circostanze acclarate da precedenti indagini degli uomini del locale Commissariato. Nonostante ciò, nelle prime ore del 6 maggio, dalla tromba delle scale del palazzo ove abita la sua vittima, con la quale aveva avuto in precedenza una relazione sentimentale, l’individuo si era introdotto nell’appartamento della malcapitata minacciandola nuovamente e malmenandola. La donna, rivoltasi nuovamente alla Polizia, ha denunciato che anche il giorno precedente all’aggressione del 6 maggio, sempre in dispregio della misura cautelare applicata, B.D. l’aveva più volte minacciata e si era impossessato di €100, somma poco prima prelevata dalla donna dall’ufficio postale di Nocera Inferiore. Gli uomini della Sezione Investigativa pertanto hanno redatto una dettagliata informativa sui nuovi episodi in danno della donna chiedendo l’aggravamento della misura cautelare già in atto. Il Gip del Tribunale di Nocera, condividendo il quadro investigativo, emetteva un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare in atto sostituendola con quella degli arresti domiciliari. B.D., rintracciato in via degli Olivetani, è stato fermato dagli agenti, accompagnato presso il Commissariato e, dopo le formalità di rito, portato presso la sua abitazione agli arresti domiciliari.

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Incendiano la palestra della scuola, tre ragazzini beccati dalle telecamere

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Individuati e denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli i tre responsabili dell’incendio doloso presso la palestra dell’istituto comprensivo di Casapesenna avvenuto lo scorso 11 Maggio.
Vincenzo D. P., 14 anni, Giuseppe Z., 15 anni ed Enrico P., 14 anni, pur non frequentando quella struttura scolastica sono stati individuati dai carabinieri di San Cipriano quali autori dell’incendio doloso appiccato per futili motivi presso la palestra del plesso scolastico di Casapesenna.
I danni alla struttura ammontano a circa 30mila euro e le indagini condotte dai militari che hanno portato al riconoscimento e denuncia dei responsabili sono state possibili grazie agli impianti di videosorveglianza posti nelle prossimità dell’istituto scolastico.

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Incendio alla palestra della scuola di Casapesenna: denunciati tre minori. Danni per circa 30mila euro

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Casapesenna. Incendiano la palestra della scuola: tre minori sono stati denunciati alla Procura del Tribunale per i minorenni. Chiarito il giallo dell’incendio della palestra avvenuto sabato scorso in prossimità del luogo di svolgimento di un comizio elettorale. Tre minorenni di Casapesenna sono stati denunciati per incendio doloso. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di San Cipriano di Aversa, i tre giovani, sono gli autori dell’incendio della palestra del plesso scolastico di Casapesenna avvenuto l’11 maggio scorso. Si tratta di tre minorenni di 14 e 15 anni che pur non frequentando quella struttura scolastica sono stati individuati grazie all’ausilio degli impianti di videosorveglianza. I danni alla struttura ammontano a circa 30mila euro.

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