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Napoli, appello per il rilancio turistico dell’area di San Martino al Vomero

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Sullo stato di abbandono nel quale versa da tempo l’area di San Martino al Vomero, uno dei posti più belli e suggestivi di Napoli, da dove è possibile ammirare un panorama mozzafiato, interviene ancora una volta Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari.
“In quest’area si trovano beni artistici e ambientali unici al mondo, come il Museo di San Martino con la passeggiata dei monaci e Castel Sant’Elmo – afferma Capodanno -. Eppure i turisti che si arrampicano sulla collina per ammirare queste bellezze sono decisamente pochi rispetto alle potenzialità notevoli della zona.
Ad aggravare la scarsa ricettività contribuì, anni addietro, la chiusura dell’unico albergo che si trovava nei pressi del piazzale, Al suo posto ancora oggi si osserva un manufatto abbandonato, sovrastato da un’imponente gru, che offusca la bellezza del paesaggio “.
“Ritornando in questi giorni su quei luoghi – aggiunge Capodanno – ho riscontrato, tra l’altro, che il muro di contenimento, nei pressi dell’accesso al castello, è ancora puntellato con una struttura provvisoria in legno.
Muro lungo il quale un tempo insistevano anche le aperture di alcune attività artigianali, come quelle dei “corallari”, che, in passato, contribuirono non poco a far conoscere l’area di San Martino in tutto il mondo, per l’abilità di questi artigiani nella lavorazione del corallo.
Non si comprendono le ragioni per le quali continua a rimanere in sito questa brutta e antiestetica struttura provvisoria e non si sia ancora provveduto a far effettuare i lavori di ripristino necessari per eliminarla definitivamente “.
Sui problemi della zona di San Martino, Capodanno sollecita ancora una volta l’interessamento immediato del Ministro per i beni e le attività culturali, del presidente della Giunta regionale della Campania e del sindaco di Napoli, anche al fine di provvedere, in tempi rapidi e con interventi mirati, al rilancio turistico dell’intera area, rilancio atteso da lustri, con la possibilità, tra l’altro, di creare numerosi posti di lavoro.

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Napoli, incendio al borgo Sant’Antonio Abate: 57enne muore scivolando dal balcone per sottrarsi alle fiamme

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Sarebbe scivolata dopo aver scavalcato una ringhiera la donna russa di 57 anni vittima di un incendio a Napoli nel Borgo Sant’Antonio. La donna nel tentativo di sottrarsi alle fiamme, ha scavalcato la ringhiera del balcone ed e’ rimasta in attesa dei soccorsi ma poi sarebbe scivolata cadendo nel vuoto.
Inutili i soccorsi per la cinquantenne, che e’ deceduta nell’impatto al suolo. Le fiamme hanno interessato due palazzoni in via Giustiniani.
Diversi i feriti, i soccorritori parlano di sei persone. Il rogo non e’ ancora del tutto domato. I vigili del fuoco hanno dovuto pompare acqua da un appartamento vicino in quanto il vicolo dove e’ scoppiato l’incendio e’ angusto.
Sulle cause dell’incendio e sulla dinamica della morte della donna non c’e’ ancora chiarezza. La tragedia si è consumata intorno alle 4.30 in vico Lorenzo Giustiniani, stretta stradina della zona del borgo Sant’Antonio Abate.
L’incendio ha danneggiato anche uno stabile vicino.Le 15 famiglie residenti nelle due palazzine d’epoca sono state sgomberate. Sul posto e’ intervenuta la polizia di Stato.

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Giugliano, coltivavano cannabis nel giardino di casa: coppia in manette. IL VIDEO

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Scoperta dai carabinieri a Licola una piantagione di cannabis nel giardino di una coppia. A guardia c’era un cane corso. Nella casa sono stati sequestrati piante in essiccazione, marijuana e un fucile pronto a sparare.
Nel giardino i militari dell’Arma hanno estirpato tre piante di cannabis indica del peso complessivo di circa 10 chilogrammi. In una stanza della casa era stato ricavato un essiccatoio con sei piante dal peso complessivo di cinque chilogrammi.
I carabinieri della stazione di Licola hanno cosi’ arrestato Alberto Pisacani, 36 anni, gia’ noto alle forze dell’ordine e Giusi Sorrentino, 22 anni, napoletana, incensurata: entrambi sono ritenuti responsabili di coltivazione di cannabis indica, detenzione di stupefacente a fini di spaccio e di detenzione illegale di arma da fuoco.
Nell’essiccatoio era nascosto un fucile calibro 12 carico, pronto per sparare, privo di matricola e nascosto insieme a 37 cartucce, banconote di vario taglio per 600 euro e svariati oggetti preziosi.

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Napoli, smantellata la piazza di spaccio su un tetto abusivo al Viale Traiano

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Napoli, smantellata la piazza di spaccio su un tetto abusivo al Viale Traiano

Avevano allestito una vera e propria centrale dello spaccio all’interno di un locale abusivamente costruito sul solaio di un immobile di viale Traiano, a Fuorigrotta.
Due uomini, Franco Nocera ed Enrico Petitto, entrambi napoletani e rispettivamente di trentotto e diciannove anni, sono stati arrestati dai poliziotti del Commissariato San Paolo con l’aiuto degli agenti del commissariato Posillipo per spaccio e detenzione di sostanza stupefacente.
Gli agenti, impegnati nel controllo del territorio, si sono insospettivi quando hanno notato diverse autovetture che di volta in volta parcheggiavano a pochi metri dalla stabile.
Dalle macchine scendevano giovani che dopo aver avuto un cenno di assenso da un giovane posto all’esterno di un ingresso secondario, accedevano allo stabile.
I poliziotti sono intervenuti riuscendo ad arrivare al quarto piano da dove si accede al tetto. Dopo aver più volte suonato a una porta blindata posta a protezione, i due spacciatori hanno aperto.
Gli agenti hanno scoperto un monolocale con tanto di bagno e un sofisticato sistema di video sorveglianza. Quattordici le microtelecamere scoperte dai poliziotti.
Riprendevano tutto quello che accadeva dalla strada fin fuori alla ”postazione di vendita”. Gli agenti hanno sequestrato due dosi di cocaina trovate vicino al water, all’interno del quale gli spacciatori avevano tentato di gettarle, mentre altre otto dosi di hashish sono state recuperate da un cestino della spazzatura.
Il sistema di videosorveglianza e stato smontato e sequestrato unitamente alla droga ed a euro 1.380,00 rinvenute in tasca al 19enne. I due sono stati condotti a Poggioreale.

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San Giuseppe Vesuviano, due marocchini arrestati con 9 panetti di hashish

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San Giuseppe Vesuviano, due marocchini arrestati con 9 panetti di hashish

San Giuseppe Vesuviano. I poliziotti del Commissariato San Giuseppe Vesuviano hanno arrestato due fratelli marocchini di 28 e 30 anni entrambi clandestini per detenzione sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso tra loro;  il 28enne già conosciuto alle forze di Polizia per lo stesso reato è anche destinatario di un decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Catania nell’Aprile del 2015.
I poliziotti, in seguito ad accurate indagini, hanno effettuato un controllo presso un’abitazione di via Carbonari dove i due cittadini extracomunitari si trovavano.
Gli agenti, all’interno di un pensile della cucina hanno rinvenuto e sequestrato 9 panetti di hascisc, un bilancino di precisione ed un sacchetto contenente oltre 50 grammi di cocaina purissima.
I due sono stati arrestati e domani, presso il Tribunale di Nola, verrà celebrato il rito per direttissima.

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Aggressione al presidente del comitato contro Movidaselvaggia a Napoli: solidarietà dei Verdi

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Aggressione al presidente del comitato contro Movidaselvaggia a Napoli: solidarietà dei Verdi

Napoli. E’ stato aggredito il presidente comitato contro Movidaselvaggia: il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e il consigliere della V Municipalità Gennaro Nasti gli esprimono solidarietà. “Esprimiamo la nostra solidarietà al coordinatore delle attività del Comitato contro la Movida selvaggia in via Aniello Falcone per la vile aggressione subita proprio all’interno del palazzo dove abita. Un episodio gravissimo al quale ha fatto seguito l’irruzione nello stesso stabile da parte di ignoti che hanno terrorizzato i residenti colpendo ripetutamente le porte delle abitazioni e vandalizzando i citofoni”. I due politici chiedono “al Presidente della V Municipalità, Paolo De Luca di convocare con la massima urgenza le forze dell’ordine per fare chiarezza sui due episodi criminali, identificando e punendo gli autori, e per predisporre adeguati controlli notturni nella zona dei locali di via Aniello Falcone prima che la situazione torni a diventare esplosiva acuendo la forte conflittualità tra residenti, gestori e clienti dei locali”.

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Ruba fili elettrici nell’area Nato dismessa di Napoli: arrestato cittadino albanese

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Ruba fili elettrici nell’area Nato dismessa di Napoli: arrestato cittadino albanese

Napoli. Un cittadino albanese di 27 anni, Rohani Edison, domiciliato a Castel Volturno è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di furto aggravato ed introduzione clandestina in luogo militare. L’uomo è stato bloccato dai militari dell’Arma dopo essersi introdotto, forzando la rete di recinzione, all’interno del sito militare della Nato dismesso di Baia Verde, denominato “stazione satellitare”, intento ad asportare circa 14 chili di componenti elettrici in rame dal sistema di refrigerazione di un bunker. La refurtiva recuperata è stata riconsegnata. Rohani Edison è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.

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Camorra, sei clan gestivano il traffico droga dal Sud America: 141 indagati. TUTTI I NOMI

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Camorra, sei clan gestivano il traffico droga dal Sud America: 141 indagati. TUTTI I NOMI

Fiumi di cocaina dal Sud Ameri­ca  dal Centro America (Santo Domingo) arrivavano nel porto di Salerno sotto la regia dei clan napoletani che da Valencia, in Spagna, controllavano i traffici illeciti.
Un fiume di droga che dal 2006 in poi ha invaso la Campania attraverso lo scalo marittimo salernitano. È questo l’epicentro del blitz che nel 2006 aveva portato all’arresto di 46 persone (28 in carcere e 18 domiciliari), per complessivi 59 indagati. Sei gruppi nei quali operavano elementi legati ai cinque clan: i Lo Russo di Miano, i De Tomasso di Forcella con Genny la carogna e famiglia, i Castaldo di Caivano, i Gionta a Torre Annunziata, gli Aquino-Annunziata a Boscoreale ei Pecoraro-Renna di Eboli, Battipaglia e la piana del Sele.
A governare il flusso verso il porto commerciale di Salerno, il gruppo che faceva capo a Gianluca e Luigi Amirante e Pasquale Fiorente, che aveva­ no come intermediario Arturo Josè de la Rosa Mendez, e che rifornivano Napoli (nei quartieri di Secondigliano, Miano e Forcella) e poi l’area vesuviana tra i comuni di Torre Annunzia­ta, Boscoreale, Pompei. tutto il territorio vesuviano.
Tra le piazze di spaccio servite, oltre quelle campane, anche quelle di Brindisi, Siena, Cosenza, Rovigo. Un esercito di capipiazza e pusher a processo accusati di una innumerevole serie di episodi di traffico di sostanze stu­pefacenti nonché, in parte, di essere stati dentro a una vera e propria associazione a delinquere strutturata.  Nel frattempo dei 141 iniziali indagati qualcuno è deceduto.

1- Francesco Alfano, 45 anni di Pompei
2- Gianluca Amirante, 33 anni di Napoli
3- Luigi Amirante, 39 anni di Napoli
4- Giacinto Amoruso, 69 anni di Torre Annunziata
5- Antonio Andreano, 52 anni di Foggia
6- Raffaele Avino, 50 anni di Boscoreaie
7- Gerardo Barbaro, 41anni di Avellino
8- Alfonso Barbensi, 42 anni di Napoli
9- Roberto Benicchi, 50 anni di Salerno
10- Silvana Bianco, 51 anni di Arzano
11- Sergio Bisogni, 49 anni di Bellizzi
12- Salvatore Bonvegna. 37 anni di Catania
13- Guglielmo Busiello, 45 anni di Cercola
14- Enrico Caldari, 49 anni di Pesaro
15- Francesco Canfora, 54 anni di Napoli
16- Riccardo Cangiano, 38 anni di Napoli
17- Ciro Capano, 59 anni anni di Napoli
18- Luisa Capano, 36 anni di Napoli
19- Ciro Capasso, 49 anni di Napoli
20- Pasquale Carotenuto, 36 anni di Torre Annunziata
21- Francesco Casillo, 44 anni di Boscoreale
22- Eduardo Castaldi. 42 anni di Boscoreale
23- Carmela Castello, 51 anni di Giugliano
24- Pasquale Catalano, 57 anni di Giugliano
25- Giovanni Chirico, 51 anni di Terzigno
26- Massimo Cinquegrana. 42 anni di Napoli
27- Vincenzo Cinquegrana, 52 anni di Napoli
28- Antonietta Cirillo, 48 anni di Boscoreaie
29- Vincenzo Cirillo, 38 anni di Torre Annunz-eta
30- Rosarta Cozzolino, 53 anni di Civitanova Marche
32- Luciano D’Amore, 52 anni di Napol;
33- Nicola D’Amore, 64 anni di Beilizzi
34- Stefano D’Auria, 43 ann; di Salerno
35- Giulio De Biase, 3? anni di Napoli
36- José Mendez. 48 ann; di Santo Domingo
37- Salvatore Del Giorno, 56 anni di Salerno
38- Salvatore Derviso, 56 anni di Arzano
39- Gaetano DeTommaso, 58 anni di Napoli
40- Gennaro DeTommaso, 44 anni di Napoli
41- Giuseppe De Tommaso, 70 anni di Napoli
42- Rosario DeTommaso, 35 anni di Napoli
43- Benito Di Fiore, 32 anni di Torre del Greco
44- Guerino Di Giorgio. 46 anni di Teramo
45- Marisa Di Rocco, 50 anni di Teramo
46- Biagio Donnarumma, 31anni di Torre Annunziata
47- Biagio Donnarumma, 29 anni di Torre Annunziata
48- Enrico Donnarumma, 46 anni di Torre Annunziata
49- Mario Donnarumma, 53enne di Torre Annunziata
50- Antonio D’Onofrio, 46 anni di Napoli
51- Bakn El Sayed, 66 anni di Milano
52- Luigi Esempio, 40 anni di Napoli
53- Carmen Esposito, 32 anni di Giugliano
54- Francesco Esposito, 43 anni di Torre Annunziata
55- Marco Esposito. 37 anni di Napoli
56- Marianna Esposito, 31 anni di Giugliano
57- Maurizio Esposito. 42 anni di Napoli
58- Vincenzo Esposito. 56 anni di Napoli
59- Vincenzo Esposito, 54 anni di Napoli
60- Bruno Fanni, 59 anni di Nuoro
61- Carmine Ferrante. 38 anni di Bologna
62- Luciano Fiore, 36 anni di San Giorgio a Cremano
63- Alessandro Fiorente, 27 anni di Trecase
64- Salvatore Fiorenza. 46 anni vive in Olanda
65- Vincenzo Forte, 45 anni di Napoli
66- Gabriele Francescane. 50 anni di Napoli
67- Sabatino Gaeta, 62 anni di 5alerno
68- Aniello Gegnoso, 39 anni di Sant Anastasia
69- Massimo Giordano. 59 ann; di Napoli
70- Pasquale Gionta, 40 anni di Torre Annunziata
71- Valentino Gionta, 34 anni di Torre Annunziata
72- Luiqi Giugliano. 41 anni di Moncalieri
73- Ciro Grimaldi, 52 anni di Napoli
74- Odenys Hernandez, 36 anni di Napoli
75- Claudio lazzetta, 59 anni di Napoli
76- Fabio Imparato, 36 anni di Napoli
77- Gennaro Imparato 34 anni di Napoli
78- Giuseppe Lamboglia, 72 anni di Napoli
79- Grazia Lamboglia, 49 anni di Napoli
80- Francesco Leonardo, 38 anni di Caivano
81- Anna Libero, 37 anni di Castello di Cisterna
82- Rita Libero, 40 anni di Castello di Cisterna
83- Salvatore Lucenti, 73 anni di Napoli
84- Amalia Maggio, 57 anni di Napoli
85- Guglielmo Malatesta, 59 anni di Notaresco
86- Adriano Manca, 38 anni di Torre Annunziata
87- Michele Meraviglia, 38 anni di Cercola
88- Andrea Migliorini, 34 anni di Ravenna
89- Gennaro Moccardi, 65 anni di Napoli
90- Pietro Moccardi, 46 anni di Roma
91- Lorenzo Montecuollo, 50 anni di Caserta
92- Alessandro Montella, 40 anni di Torre Annunziata
93- Gaetano Nazionale, 36 anni di Torre Annunziata
94- Pasquale Nazionale, 47 anni di Torre Annunziata
95- Francesco Oliva, 55 anni di Frattaminore
96- Antonio Orlando, 37 anni di Boscoreale
97- Teodosio Orlando, 42 anni di Fermo
98- Guido Pagano, 55 anni di Aversa
99- Luigia Paino, 59 anni di Casalnuovo
100- Carmine Pandolfi, 50 anni di Napoli
101 – Francesco Panico, 39 anni di Cercola
102- Elio Papi, 29 anni di Napoli
103- Guido Papi, 50 anni di Napoli
104- Biagio Parisi, 41 anni di Battipaglia
105- Gennaro Pastore, 37 anni di Torre Annunziata
106- Antonio Pica, 39 anni di Napoli
107- Antonio Piccoli, 39 anni di Napoli
108- Bruno Politeli!, 64 anni di Ascoli
109- Eduardo Politelli, 34 anni di Ascoli
110- Maria Politelli, 44 anni di Napoli
111- Pasquale Politelli, 45 anni di Napoli
112- Patrizia Pollice, 48 anni di Napoli
113- Assunta Prinno, 65 anni di Napoli
114- Darko Prodanovic, 43 anni vive in Croazia
115- Raffaele Quaranta, 43 anni di Napoli
116- Gennaro Quarto, 66 anni di Napoli
117- Luigi Rea- 62 anni di Somma Vesuviana
118- Vincenzo Romano, 71anni di Napoli
119- Francesco Ruggiero, 33 anni di Brindisi
120- Giulia Rumolo, 58 anni di Giugliano
121- Fortunato Santoriello, 47 anni di Napoli
122- Annamaria Santoro, 59 anni di Catania
123- Alfredo Saracino, 69 anni di Portici
124- Vittorio Saracino, 34 anni di Portici
125- Giuseppe Scarpa, 54 anni di Napoli
126- Salvatore Scappaticelo, 36 anni di Napoli
127- Natale Scarpa, 39 anni di Terzigno
128- Salvatore Scibilia, 71 anni di Catania
129- Rosa Scognamiglio, 52 anni di Ascoli
130- Alfonso Scoppetta, 45 anni di Torre Annunziata
131- Raffaele Serpe, 65 anni di Torre del Greco
132- Costantino Sgambati. 40 anni di Roma
133- Alfredo Sicuro, 40 anni di Marciano
134- Angelo Sinisi, 30 anni di Brindisi
135- Antonio Sollazzi. 48 anni di Iserma
136- Augusto Tamburrino, 66 anni di Villa Literno
137- Gennaro Taraselo. 57 anni di Napoli
138- FabioTesta, 42 anni di Napoli
139- Vincenzo Troise. 33 anni di Cercola
140- Marco Troncone, 36 ann: di Napoli
141- Salvatore Vicorito. 64 anni di Napoli

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Alla guida drogato uccide coppia, lui di Aversa, lei di Sant’Antimo: arrestato

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Alla guida drogato uccide coppia, lui di Aversa, lei di Sant’Antimo: arrestato

 

E’ stato arrestato dai carabinieri l’uomo alla guida della Smart che oggi pomeriggio sulla Casilina a Ferentino, vicino a Frosinone, si e’ scontrato con una moto a bordo della quale viaggiavano marito e moglie, di origini campane, entrambi morti.
Si tratta di un 32enne di Alatri, trovato positivo agli esami tossicologici, che era senza patente perche’ revocatagli nel 2006. L’arrestato e’ accusato di omicidio stradale plurimo aggravato dalla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e con patente revocata.
Le due vittime sono, Giancarlo Marrandino, 38 anni, originario di Aversa, ingegnere alla Fiat di Piedimonte San Germano, lei di 43 anni, Rosaria Orlando, di Sant’Antimo operaia nell’indotto dello stabilimento cassinate.
L’incidente si è verificato ieri pomeriggio intorno alle ore 16 lungo la via Casilina al km 71 in territorio del comune di Ferentino. Per cause al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Anagni, coordinati dal capitano Giovanni Camillo Meo, si sono scontrate una Smart condotta da un 35enne di Tecchiena di Alatri , Francesco Scarsella, ed una moto Suzuki di grossa cilindrata con in sella la coppia.
L’incidente è avvenuto all’altezza di una curva dopo appena un paio di mesi fa si verifico un incidente stradale molto grave con ben sei feriti in modo serio.
Scarsella, alla guida della Smart, è stato poi sottoposto ai test da cui è emerso che era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. E’ stato arrestato per omicidio stradale plurimo. Secondo una prima ricostruzione la Smart viaggiava da Ferentino in direzione Anagni, mentre la moto con la coppia in senso opposto.
I due erano, stando alle informazioni raccolte, erano reduci da un incontro di motociclisti in provincia di Roma.
L’impatto è stato violentissimo ed i due motociclisti sono rovinati a terra pesantemente. Sul posto tre ambulanze del 118, i carabinieri ed i vigili del fuoco. I soccorritori appena arrivati si sono subito resi conto della gravità dell’incidente.
Le condizioni di Giancarlo, alla guida della moto sono apparse subito disperate. I medici hanno cercato in tutti i modi di rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare. E’ morto sul colpo. Gravissime erano apparse da subito anche le condizioni della compagna e del ragazzo alla guida della Smart che viaggiava da solo. La donna è stata curata in loco, ma viste le condizioni molto critiche ne è stato disposto il trasferimento in eliambulanza al Santa Maria Goretti di Latina.
Ma la donna a Latina non è mai arrivata. E’ morta poco dopo essere partita con il mezzo aereo da Ferentino.

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Camorra, blitz dei carabinieri al Terzo Mondo e alle Case Celesti di Secondigliano: arresti e sequestri. IL VIDEO

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Camorra, blitz dei carabinieri al Terzo Mondo e alle Case Celesti di Secondigliano: arresti e sequestri. IL VIDEO

Servizio di controllo straordinario del territorio effettuato dai carabinieri della compagnia stella nel quartiere di Secondigliano e perquisizioni sui blocchi di edilizia popolare che si fronteggiano sul Limitone di Arzano: il rione dei Fiori -il cosiddetto “terzo mondo”- e le “case celesti”.
Dopo aver fatto irruzione in zona i militari dell’arma hanno “congelato” la situazione bloccando le principali vie di accesso e deflusso. Poi il via all’esecuzione di 4 ordini restrittivi della magistratura e a controlli approfonditi e perquisizioni, personali e domiciliari, a carico di pregiudicati e soggetti d’interesse operativo della zona. Pochi minuti dopo sono stati arrestati dal nucleo operativo della compagnia stella per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio Giovanni Porzio, 30enne, già noto alle forze dell’ordine anche per reati specifici e Mario Frezza, 35 anni, incensurato, entrambi sorpresi mentre cedevano droga a tossici.
Le loro perquisizioni personali e l’ispezione dei luoghi ove si aggiravano con fare sospetto ha portato al recupero e sequestro di 44 cilindretti contenenti cocaina, 34 di eroina e 9 di “crack”.
Trovato e sequestrato anche denaro contante ritenuto provento di attività di spaccio.rinvenute stecchette di hashish nell’abitazione di un 45enne, che non è riuscito a giustificare il possesso di 1.000 euro in denaro contante; recuperate e sequestrate 301 dosi di eroina, 25 di cocaina e un caricatore per pistola bifilare. In contemporanea è stata data esecuzione a vari provvedimenti restrittivi. Arrestato Luca Accetta 32 anni, di via Lombardia, che dovrà espiare un anno e 7 mesi di reclusione per rissa, lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale.
Un 32enne del luogo raggiunto da provvedimento di detenzione domiciliare in comunita’; Aca Jovanovic serbo, 31enne, che dovrà espiare un anno e 2 mesi di reclusione per furto; Su ordine di carcerazione agli arresti domiciliari emesso dalla procura di Napoli Luigi  D’alterio, 28enne, che dovrà espiare 2 anni e 7 mesi di reclusione per ricettazione.

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Era senza patente da 11 anni il 32enne che drogato alla guida ha investito e ucciso la coppia di napoletani

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Era senza patente da 11 anni il 32enne che drogato alla guida ha investito e ucciso la coppia di napoletani

Francesco Scarsella, il 32enne pluripregiudicato di Alatri in provincia di Frosinone che ieri pomeriggio ha investito e ucciso sulla Casilina una coppia di motociclisti campani, era senza patente da undici anni.
Il documento di guida gli era stato definitivamente revocato nel 2006 e ieri pomeriggio quindi non avrebbe dovuto essere al volante della Smart che, come una scheggia impazzita, percorreva la Casilina, a Ferentino. Lungo la traiettoria dell’auto guidata da Scarsella, sotto effetto di alcol e cocaina, sono finiti due centauri, marito e moglie: Giancarlo Marraccino, 37 anni, ingegnere Fca di Aversa e Rosaria Orlando, 40 anni, insegnante di Sant’Antimo.
Sono morti sul colpo mentre, dopo una domenica di sole, tornavano a Cassino, dove vivevano pur essendo originari delle province di Caserta e Napoli. Scarsella e’ stato arrestato nella tarda serata di ieri dai carabinieri del Comando provinciale di Frosinone, diretti dal colonnello Fabio Cagnazzo e da quelli della Compagnia di Anagni agli ordini del capitano Meo.
L’accusa formulata dal magistrato della Procura di Frosinone nei confronti del trentaduenne e’ quella di omicidio stradale plurimo con l’aggravante della guida sotto effetto di sostanze stupefacenti e con la patente revocata.
Questa mattina, presso l’obitorio dell’ospedale ‘Spaziani’ di Frosinone, il medico legale sottoporra’ i corpi delle due vittime all’esame autoptico.

 

(nella foto il luogo dell’incidente e nei riquadri Francesco Scarsella e Giancarlo Marracino)

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Pimonte, spari contro il boscaiolo: ipotesi avvertimento dei signori del racket della legna

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Pimonte, spari contro il boscaiolo: ipotesi avvertimento dei signori del racket della legna

Si segue la pista dell’avvertimento per trovare una spiegazione alle fucilate che hanno centrato il furgone con alla guida D.M. un boscaiolo 50enne incensurato di Pimonte. L’episodio si è verificato sabato mattina lungo la statale per Agerola.
L’uomo è un incensurato e non risulta aver mai avuto contatto con la criminalità organizzata. Un tranquillo lavoratore che potrebbe aver visto qualcosa che non doveva vedere. Non risulta alcun collegamento con l’omicidio avvenuto a Lettere di tre giorni fa del noto narcos Ciro Orazzo.
E allora l’altra ipotesi che si fa strada è che al boscaiolo che trasporta legna nel comune di Agerola sia stato inviato un avvertimento dai quelli che gestiscono il racket della legna sui Monti Lattari.
Di recente sono stati condannati alcuni componenti della famiglia Gentile. Si indaga anche sulla vita privata.

 

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Indagato per eccesso colposo di legittima difesa l’avvocato di Latina che ha ucciso il ladro napoletano

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Indagato per eccesso colposo di legittima difesa l’avvocato di Latina che ha ucciso il ladro napoletano

E’ stato ascoltato fino a tardi dalla polizia e dal magistrato l’avvocato di 47 anni che ieri, a Latina, ha sorpreso i ladri in casa dei genitori e ha sparato a uno di loro uccidendolo.
A seguito dell’interrogatorio, l’uomo è indagato in stato di libertà per eccesso colposo di legittima difesa. La vittima è un uomo di origine napoletana, mentre i complici sono riusciti a fuggire e sono ricercati.
“La pistola la si può usare non solo se lo sconosciuto ha un’arma, ma, soprattutto, se sta per sparare”. Intervistata dal Messaggero Cesare Placanica, presidente della Camera penale di Roma, ricorda che la legge attualmente in vigore riguarda soltanto la legittima difesa e non la difesa dei beni.
L’uomo che ieri ha sparato a Latina sostiene che il ladro, scoperto in casa del padre, avesse messo la mano in tasca e di avere temuto per la propria vita. “Saranno le indagini a chiarire cosa sia accaduto ieri. Bisognerà capire, innanzitutto, se il ladro che è morto avesse realmente una pistola e se abbia minacciato chi gli ha sparato. Il nodo della legge è questo: perché la difesa deve essere sempre proporzionata all’offesa”.
“La norma, anche quella in discussione al Senato, non prevede che ci si faccia giustizia da soli”.
L’episodio è avvenuto nel pomeriggio in via Palermo a Latina,nel quartiere residenziale Morbella, dove le palazzine hanno massimo tre piani, non lontano dal centro. A sparare e’ stato un avvocato, Francesco Palumbo, di 47 anni, con regolare porto d’armi che e’ stato trovato anche con due caricatori di 13 munizioni.
Verso le 16.30 l’allarme dell’abitazione dei genitori dell’avvocato, che non erano in casa, ha cominciato a suonare ed essendo collegato al telefonino del professionista, Palumbo e’ andato in via Palermo. All’esterno, nel giardino, l’avvocato ha trovato un uomo e gli ha chiesto cosa stesse facendo. Il “palo”, con spiccato accento napoletano, gli ha urlato di andarsene perche’ stavano rubando nell’appartamento.
Ma l’avvocato ha tirato fuori la pistola e, a sua volta, ha urlato che non se ne sarebbe andato ed avrebbe chiamato la polizia. A quel punto i due complici sono usciti dall’abitazione, ed uno – secondo il racconto dell’avvocato – avrebbe infilato una mano nella tasca.
Temendo che avesse una pistola, l’avvocato ha cominciato a sparare tantissimi colpi, tra i sei e gli otto, con l’intenzione – ha spiegato alla polizia – di spaventare i ladri. Ma due colpi di pistola hanno ferito al torace un ladro, mentre gli altri due si sono dati alla fuga.
“Ho visto uno dei ladri infilare la mano in tasca ed ho avuto paura, preso dal panico ho sparato molti colpi, ma non volevo uccidere nessuno”. I condomini sentiti gli spari hanno chiamato alle 16.45 le forze dell’ordine.
Quando la polizia e’ accorsa sul posto ormai per l’uomo non c’era piu’ nulla da fare e i due complici erano gia’ irreperibili. Verso le 18 il medico legale ha accertato che due colpi aveva ferito mortalmente la vittima: si tratta di un uomo di 41 anni, un napoletano.

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Rubano in un appartamento, ladro napoletano ucciso

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Rubano in un appartamento, ladro napoletano ucciso

Latina. Uccide uno dei malviventi che si era introdotto nel proprio appartamento, indagato per eccesso di difesa. Agli investigatori che cercavano di ricostruire il quadro di quanto accaduto ieri nella palazzina di via Palermo ha raccontato di essersi ritrovato davanti a tre ladri e che uno di loro aveva una mano in tasca come se dovesse afferrare un’arma. Per paura ha sparato. Due degli otto colpi hanno raggiunto il ladro all’emitorace sinistro, uccidendolo. La vittima e’ Domenico Bardi, 41 anni, di Napoli. I colpi sarebbero stati esplosi a una distanza di circa 10 metri mentre l’uomo era di spalle. Il corpo era nel giardino della palazzina. I ladri si erano introdotti nell’appartamento al primo piano, di proprieta’ del padre dell’ avvocato, usando una scala per raggiungere la finestra.

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Si rompe una conduttura, Scafati senza acqua: disagi nelle scuole

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Si rompe una conduttura, Scafati senza acqua: disagi nelle scuole

Scafati. Città a secco per un’improvvisa rottura della conduttura della Gori al confine tra Boscoreale e Scafati. Da stamane alle 8, l’intera città è senza acqua, alcune scuole – tra cui quelle elementari e il Liceo Scientifico Caccioppoli – stanno facendo uscire gli alunni per evitare disagi.
Gli operai della Gori sono al lavoro per verificare il danno e ripristinare la conduttura rotta. Incerti i tempi per completare i lavori.

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E’ di Secondigliano il ladro ucciso da un avvocato a Latina: è stato colpito alle spalle

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E’ di Secondigliano il ladro ucciso da un avvocato a Latina: è stato colpito alle spalle

Latina. Ladro ucciso da un avvocato a Latina: la vittima era di Secondigliano. Domenico Bardi avrebbe compiuto 40 anni tra un mese, originario della zona di Secondigliano, quartiere di Napoli, si era introdotto nell’abitazione di via Palermo a Latina, ieri sera, con dei complici. E’ stato ucciso con due colpi all’emitorace dall’avvocato Francesco Palumbo, figlio del proprietario di casa, che accortosi della presenza dei ladri ha tirato fuori la pistola – regolarmente detenuta – e ha fatto fuoco. Secondo il medico legale Tommaso Cipriani che ha effettuato un esame esterno del cadavere di Bardi, il 40enne napoletano è stato colpito alle spalle da una distanza di almeno dieci metri. L’uomo è stato trovato riverso con la faccia a terra, indossava jeans, scarpe da tennis e un maglione scuro.
L’avvocato, indagato per eccesso colposo di legittima difesa, è stato ascoltato dagli agenti della Squadra Mobile di Latina che stanno seguendo le indagini.
Il professionista ha sostenuto di aver sparato perchè ha pensato che il ladro era armato. Secondo quanto emerso in queste ore, Domenico Bardi non era solo, con lui c’erano almeno altre due persone.
La vittima quando si è accorta di essere stata scoperta ha tentato di scappare, ma è stata colpita nei pressi di un albero in giardino.

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Droga e estorsioni in Penisola: finisce in cella Antonio Pasqua di Sorrento

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Droga e estorsioni in Penisola: finisce in cella Antonio Pasqua di Sorrento

Sorrento. Droga e estorsioni: finisce in manette Antonio Pasqua, 43 anni di Sorrento. L’uomo è stato fermato dalla Guardia di Finanza della Tenenza di Massa Lubrense a seguito delle indagini che a settembre scorso avevano portato all’arresto di Francesco Missure e Francesco Paolo Mase. Secondo gli inquirenti, Pasqua era un estorsore violento tanto da rincorrere, picchiare e minacciare le vittime, pur di ottenere quanto chiedeva. Tutto era cominciato con l’arresto, il 26 settembre, di Missure e Mase, giovani di Sorrento trovati in possesso di tre chili di droga assortita e due armi a canna lunga risultate oggetto di un furto. Le indagini delle fiamme gialle di Massa Lubrense hanno permesso di raccogliere ulteriori elementi sulla rete di spaccio attiva nel territorio sorrentino, fino a stringere il cerchio attorno ad Antonio Pasqua.
“Per la gravita’ del quadro probatorio ricostruito – spiega in una nota il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico – si è chiesta ed ottenuta dal gip un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Pasqua”. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato portato nel carcere napoletano di Poggioreale.

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Si rompe condotta regionale: Scafati, Pompei, Poggiomarino, Striano e Terzigno senza acqua

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Si rompe condotta regionale: Scafati, Pompei, Poggiomarino, Striano e Terzigno senza acqua

Boscoreale. Si rompe una condotta regionale, problemi di fornitura idrica per cinque comuni del Napoletano e del Salernitano. A comunicarlo è la Gori: “Per l’improvvisa rottura avvenuta in mattinata a una condotta regionale DN 1300 in via Cangiani nel comune di Scafati – si legge – è stata interrotta la fornitura idrica e pertanto sono in corso mancanze d’acqua e abbassamenti della pressione nell’intero territorio comunale di Pompei, Poggiomarino, Striano, Scafati e Terzigno”. “I tecnici – assicura Gori – sono al lavoro per la riparazione del guasto. La regolare fornitura idrica dovrebbe essere ripristinata dalle ore 22.30 di oggi”.

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Blitz dei carabinieri ad Afragola: in manette due pusher

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Blitz dei carabinieri ad Afragola: in manette due pusher

Nel corso di un servizio di contrasto ai reati in materia di armi e stupefacenti, i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e delle compagnie di Castello e Casoria hanno arrestato, all’esito di 2 distinte perquisizioni domiciliari, Mauro Zanfardino, 33enne, di Afragola, trovato in possesso di 133 munizioni (di cui 33 da guerra), un caricatore per semiautomatica e un giubbotto antiproiettile e Assunta Bava, anche lei 33enne e di Afragola, per detenzione di 200 grammi di hashish (2 panetti).
Entrambi dopo le formalità di rito sono stati condotti ai domiciliari in attesa di giudizio.

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Napoli, borseggiatore ‘bloccato’ sul bus dal derubato e arrestato

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Napoli, borseggiatore ‘bloccato’ sul bus dal derubato e arrestato

A bordo di un autobus urbano che transitava in zona stazione ferroviaria ha sottratto con destrezza il portafoglio a un turista fiorentino, appropriandosi di poco più di 100 euro e dei suoi documenti.
Il derubato, un 70enne, si è accorto del furto e ha trattenuto il malfattore, chiamando subito il 112 per farlo arrestare. Amadou Seydu, un 29enne di origini senegalesi, in Italia senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine, è stato dunque arrestato dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia Napoli-Centro e dovrà rispondere di furto con destrezza.
La refurtiva è stata restituita all’avente diritto. L’arrestato attende il giudizio direttissimo.

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