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Channel: Cronaca – Cronache della Campania
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Bomba nella notte ad un locale commerciale in costruzione nel Casertano, il sindaco lancia l’allarme

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“E’ un episodio che ha profondamente sconvolto la comunità ma che fortunatamente non ha causato danni a persone mentre si sono registrati solo lievi danni alle cose”. E’ questo il commento del sindaco Andrea Pirozzi, sull’esplosione di una bomba all’esterno di un locale commerciale in costruzione, avvenuto nella tarda serata di ieri in via Nazionale a Santa Maria a Vico.

“Immediatamente dopo la defragrazione – prosegue il sindaco Pirozzi – in accordo con il consigliere di minoranza Carmine De Lucia, componente della Consulta per la Sicurezza istituita presso il Comune di Santa Maria a Vico, ho contattato gli organi inquirenti per essere messo al corrente dei fatti, assicurandomi che non ci fossero feriti o gravi danni all’edificio. Questa mattina mi sono recato presso la locale stazione dei Carabinieri, dove ho approfondito con le autorità competenti. Voglio comunicare alla cittadinanza che già questa mattina i Carabinieri della locale stazione hanno depositato gli atti preliminari presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e che ulteriori accertamenti sono tutt’ora in corso. Invito i cittadini a non giungere a conclusioni affrettate: tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti e confido che i responsabili possano essere assicurati alla giustizia già nelle prossime ore. Colgo l’occasione per confermare che, dopo l’intervento presso la Prefettura di Caserta avvenuto nel 2018 affinché fosse garantita una maggiore sicurezza alla nostra comunità, le forze dell’ordine ed il locale comando stazione dei Carabinieri stanno svolgendo un’intensa attività di prevenzione e di repressione contro la microcriminalità. Pertanto mi congratulo con Sua Eccellenza il Prefetto di Caserta e con tutte le forze dell’ordine che stanno operando presso il nostro territorio. A loro va il nostro sostegno e ringraziamento”.

Cronache della Campania@2018


Nuovo colpo alla ‘mala nigeriana’ di Castel Volturno

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Catturato un altro componente della Supreme Eiye Confraternity, con base anche a Castel Volturno. Fermato a Cagliari un altro componente di sodalizio criminale Calypso Nest, riconducibile alla banda mafiosa nigeriana della Supreme Eiye Confraternity, smantellata dalla polizia lo scorso 22 novembre in un’operazione che aveva portato a 36 indagati, 27 decreti di fermo, di cui 21 eseguiti tra Castel Volturno, Sardegna e Veneto (Venezia).“

In manette è finito Clement Famous, 23 anni, nigeriano: deve rispondere associazione a delinquere di tipo mafioso. È stato rintracciato in pieno centro nel capoluogo sardo dagli agenti della Squadra Mobile. La banda responsabile secondo la Dda di traffici umani e di traffico di droga attraverso ”i muli” persone che ingeriscono ovuli di droga. Che chiaramente, per quantità e volumi, non c’entra niente con il mezzo chilo di cocaina ritrovata questa mattina e i 3 chili di eroina dei giorni scorsi.

 Gustavo Gentile

Cronache della Campania@2018

L’Anm Napoli: ‘La questione morale é centrale’

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“Sulla questione morale in magistratura abbiamo reagito e lo abbiamo fatto bene ogni volta che si e’ reso necessario”. E’ Vincenzo Ranieri, presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati del Distretto di Napoli della nuova Giunta. “Noi abbiamo gli anticorpi e gli strumenti di verifica sono molto funzionali e adeguati. Non abbiamo mai avuto problemi a fare autocritica e stigmatizzare condotte penali o eticamente scorrette. Se capita abbiamo dimostrato che magistratura sa sanzionare sia dal punto di vista disciplinare che penale”, aggiunge. Per Marco Carbone, “la presa di distanza e la denuncia interna di comportamenti scorretti o penalmente rilevanti e’ sempre avvenuta puntualmente. Quindi possiamo dire che quando chiediamo tutele siamo maggiormente legittimati a farlo anche per questa ragione”. La questione morale sta a cuore a tutti, dice Livia De Gennaro: “Noi denunciamo le situazione violate ma non mi pare che nel Distretto ci sia un allarme sulla questione morale”. Altro argomento delicato riguarda i rapporti tra politica e corrotti, riferendosi anche all’intervento del procuratore generale Luigi Riello quando parla dei rapporti tra i ceti professionali, gli imprenditori e la criminalita’ organizzata. “Ritengo che la responsabilita’ politica deve prescindere dagli accertamenti giudiziari. I comportamenti quando emergono vanno valutati anche dal punto di vista politico, dagli stessi organi, come succede a noi magistrati quando qualcuno commette qualche illecito. C’e’ una riflessione interna”, dice Luigi Buono. Anche perche’, come spiega Ranieri, il “difficile rapporto politica giustizia e’ sicuramente frutto di incompatibilita’ cronologica dei tempi”. Per accertare la responsabilita’ giudiziaria si aspettano i tre gradi di giudizio ma il cittadini invece deve sapere subito se si puo’ fidare o meno di un politico. “I tempi della giustizia non sono certo i tempi della politica, quindi e’ giusto come dice anche Riello che si trovino delle soluzioni all’interno”, spiega. La prescrizione: un processo su tre in corte d’Appello viene cancellato. “Non c’e’ un adeguato intervento politico sulle risorse da destinare alla giustizia”, dice Buono. Gli fa eco Marco Carbone: “Sentire che il 32 % delle sentenze emesse vengono dichiarate prescritte ci fa capire che la macchina penale non funziona. Pensare che la magistratura sia autosufficiente per fronteggiare ogni emergenza della giustizia e’ sbagliato”. Cosa fare? Innanzitutto depenalizzare alcuni reati “rispetto ai quali e’ inutile fare un reato”. Per Marcello De Chiara il problema e’ la giustizia non e’ attrezzata per fronteggiare le sfide della modernita’ dei fenomeni criminali sempre piu’ evoluti. “Abbiamo sistemi ottocenteschi per notificazioni, dobbiamo cercare i destinatari degli atti a uno a uno. Sistemi inadeguati per combattere la criminalita’ che progredisce piu’ velocemente rispetto a noi”, ragiona. Per Ida Ponticelli bisogna anche investire nella formazione: “Scontiamo anche il deficit formativo del personale amministrativo. Oltre a intervenire sulle piante organiche bisogna formare il personale che ha poca dimestichezza con la modernità”.

Cronache della Campania@2018

Rivuole i soldi prestati e irrompe in casa dei genitori con un coltello: arrestato

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Un 19enne, originario di Salerno, ma da tempo residente a Roma, è stato arrestato con le accuse di tentata rapina aggravata e lesioni personali aggravate. Sono stati i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma ad eseguire l’arresto del giovane che, con precedenti penali, qualche tempo fa aveva prestato 500 euro ad un suo conoscente di 23 anni, il quale si era impegnato a restituire la somma di denaro in pochi giorni. Non avendo ottenuto la restituzione del debito nei tempi pattuiti, il 19enne ha deciso di dare una svolta all’empasse, presentandosi a casa del debitore, armato di coltello, deciso a riavere i suoi soldi. In casa, il giovane ha trovato solamente i genitori del debitore ai quali ha chiesto, con sempre più insistenza e veemenza, la restituzione dei 500 euro. Ottenuto un netto diniego dal capofamiglia, il giovane è andato su tutte le furie e gli si è scagliato contro: nella breve colluttazione, ad avere la peggio è stata la moglie, rimasta ferita, fortunatamente in modo lieve, ad una mano. A quel punto, l’aggressore si è dato alla fuga a piedi, gettando in strada il coltello, ma dopo pochi minuti è stato bloccato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma giunti sul posto a seguito di una chiamata al 112. Il coltello è stato recuperato e sequestrato, mentre il 19enne è stato arrestato.

Cronache della Campania@2018

Parco Virgiliano: volontari al lavoro, proteste per rifiuti

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Nuovo intervento dei volontari di “Retake NAPOLI” al Viale Virgilio, che conduce al Parco Virgiliano, nel quartiere di Posillipo. Decine di volontari hanno proseguito il lavoro di pulizia, rimozione di erbacce e perfino ricostruzione di un muretto, semidistrutto, sui marciapiedi del viale. Alcuni cittadini hanno protestato per l’ abitudine dei commercianti che partecipano al mercatino che si svolge all’ inizio di Viale Virgilio di abbandonare rifiuti, tra i quali le stampelle per appendere gli abiti ed hanno chiesto un intervento del Comune per sanzionare chi abbandona abitualmente i rifiuti dopo lo svolgimento del mercatino.

Cronache della Campania@2018

Bagnoli: allarme Invitalia sulle bonifiche. Dal trenino leggero alle Accademie universitarie internazionali: le proposte del Sabato delle Idee

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“La bonifica di Bagnoli non è un problema di soldi ma di tempi. Sul 60% del terreno interessato si rischia di restare fermi ancora per anni in attesa dei tempi della giustizia per il dissequestro delle aree”. Chiaro e lapidario il messaggio dell’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, nel corso dell’incontro del Sabato delle Idee dedicato al futuro di Bagnoli. Un processo per la mancata bonifica (che si è concluso in primo grado con sei condanne in particolare per gli ex vertici di Bagnolifutura) che blocca la futura bonifica. Si scontra soprattutto con questo paradosso il futuro della rinascita di Bagnoli di cui si è discusso stamane con “Il Sabato delle Idee” al Circolo Ilva di Bagnoli.

In questa situazione la soluzione prospettata dal Commissario di governo, Francesco Floro Flores, è quella di procedere per gradi iniziando a lavorare sui terreni bonificabili. Il cronoprogramma è chiaro. Per la prossima settimana già si aspetta che dal Ministero dell’Ambiente arrivi finalmente la VAS, la Valutazione Ambientale Strategica. Poi partirà la cabina di regia e per Floro Flores è stato molto proficuo il lavoro svolto finora con Comune e Regione, rappresentati al Sabato delle Idee dagli assessori comunali Raffaele Del Giudice e Carmine Piscopo e dall’assessore regionale all’Urbanistica, Bruno Discepolo. Nel rispetto di questi tempi si potrebbe sperare di riuscire ad arrivare entro marzo all’approvazione definitiva del PRARU, il Programma di Risanamento Ambientale e di Rigenerazione Urbana. A quel punto Invitalia, come soggetto attuatore, potrebbe dare il via a bandi progettuali e concorsi di idee.

E sono tante le idee per il futuro di Bagnoli emerse nel dibattito del Sabato delle Idee, coordinato da Ottavio Ragone, direttore della redazione napoletana di “Repubblica”, che è stata tra i promotori del confronto. Innanzitutto il potenziamento delle infrastrutture con la proposta del presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Edoardo Cosenza, di un sistema ferrotranviario leggero dedicato a Bagnoli che possa essere realizzato in tempi rapidi e con costi contenuti per collegare la nuova area al resto delle infrastrutture trasportistiche della città.

La formazione dei giovani è l’altro grande tema per lo sviluppo economico della zona. Per il presidente di Confindustria Campania e Unione Industriali Napoli, Vito Grassi, “un esempio di rigenerazione urbana vincente è quello dell’Academy di San Giovanni a Teduccio ed è un modello che si può seguire anche per Bagnoli”. Un’idea rilanciata dal Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro, che immagina nei luoghi dell’ex Italsider “una cittadella internazionale di giovani studenti e ricercatori dei Paesi del Mediterraneo che siano una grande risorsa per il sistema universitario campano ed anche per il processo di integrazione interculturale e interrazziale che nel nostro Paese fatica a compiersi”.

Fondamentale il contributo al dibattito di associazioni e comitati del quartiere riuniti dal 2015 nella sigla “Jamme Assiem” (da Arci Mare ad InArch Campania, dal Museo del Mare alla Lega Navale Nisida-Pozzuoli) che hanno consegnato al Sabato delle Idee un documento che riassume sei punti fondamentali per il progetto di rilancio di Bagnoli: la presenza e la visibilità nel tempo delle risorse economiche necessarie, la definizione dei tempi di realizzazione del progetto, i tempi previsti per il dissequestro dei suoli, le bonifiche differenziate per aree e per tipologia con le relative valutazioni di impatto ambientale, la salvaguardia e la tutela della salute pubblica, l’attenzione e la sensibilità sulle realtà maggiormente coinvolte: i cittadini del borgo Coroglio, il Circolo Ilva, Città della Scienza.

“Da parte nostra c’è tutto l’impegno nel voler portare avanti questa battaglia fondamentale per il futuro della città di Napoli con il ruolo di stimolo propositivo e di aggregatore di istituzioni e associazioni che stiamo avendo da ormai dieci anni”. Così Marco Salvatore, fondatore del Sabato delle Idee, ha raccolto questa nuova sfida ricordando gli ultimi due risultati conseguiti dalle attività del pensatoio progettuale che unisce ormai alcune delle migliori eccellenze accademiche, scientifiche e culturali della città di Napoli. La settimana scorsa l’inaugurazione del nuovo campo sportivo di Ponticelli grazie dall’intervento della Fondazione Santobono Pausilipon e ieri la partenza per Boston dei giovani studenti del Righi che lunedì saranno impegnati nella finale di “Zero Robotics”, la competizione internazionale di programmazione di robotica aerospaziale ideata dal MIT, il Massachusetts Institute of Technology, in collaborazione con la NASA. Due appelli raccolti dal Sabato delle Idee ed arrivati ad un lieto fine. Quello che tutta la città si augura per il futuro di Bagnoli.

Cronache della Campania@2018

Confesercenti Napoli al convegno sulle pro Loco: “Promuoviamo insieme l’economia locale”

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Si è tenuto stamane, presso l’Auditorium dell’ I.I.S. G.Minzoni di Giugliano, il convegno “L’informazione tra globalizzazione e identità nazionale: Il ruolo delle Pro Loco”. Un’occasione di incontro e di dibattito organizzata dall’Ordine dei Giornalisti della Campania in collaborazione con le Pro Loco di Villaricca e Giugliano. Tra i principali relatori anche il Presidente Confesercenti Interprovinciale (Napoli, Benevento e Avellino) Vincenzo Schiavo. Particolarmente apprezzato il suo intervento. «Il nostro organismo è sempre più impegnato per dare impulso alle nostre aziende nel commercio, nel turismo e nei servizi in modo da sostenere il territorio. Le Pro Loco sono associazioni importanti nelle promozione di questi luoghi ma io credo che il mondo delle Pro Loco possa essere a pieno titolo una piattaforma nella quale occuparsi anche della parte economica dei propri territori. Penso, ad esempio, ai centri commerciali naturali. Le nostre zone possono essere promosse anche attraverso il sostegno delle economie locali. Le imprese sono floride se i nostri territori sono migliori. In tal senso devo fare un plauso alle nostre sezioni Confesercenti di Giugliano e Villaricca, ai loro presidenti, rispettivamente Rosario Porcaro e Rosario D’Aniello, perché stanno facendo uno splendido lavoro». Schiavo ha anche parlato dei giovani: «Sono il nostro futuro e bisogna investire su di loro. Anche per questo abbiamo immaginato di chiudere un accordo con la Scuola che ci ospita (l’I.I.S.G. Minzoni) per formare ragazzi utili alle professioni che rappresentiamo».
Al convegno presenti anche Armando De Rosa (Presidente Pro Loco Villaricca e direttore di Campania Felix), Mimmo Savino (Presidente Pro Loco Città di Giugliano), Antonio Poziello (sindaco di Giugliano), Maria Rosaria Punzo (sindaco di Villaricca), Mons. Angelo Spinillo (Vescovo della Diocesi di Aversa) Tommaso Di Nardo (Presidente Associazione Economia e Sviluppo), Ottavio Lucarelli (Presidente OdG Campania), Ettore Nardi (consigliere dell’Ordine Ingegneri Napoli), Alessandro Sansoni (Giunta esecutiva nazionale O.d.G).

Cronache della Campania@2018

Caserta e la provincia da ‘Terra dei Fuochi’ a ‘terra della droga’

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Un fiume di droga ha invaso Caserta e provincia sconcertante negli ultimi mesi l’enorme quantità di stupefacenti sequestrata, il numero di persone arrestate l’aumento di reati contro il patrimonio e le aggressioni.
Ormai la “terra dei fuochi” sta sempre più cambiando pelle è diventata “La Terra di Droga”. La criminalità organizzata che comunque rimane infiltrata negli appalti e nella gestione dei rifiuti ha deciso di investire tutto sul mercato che è da sempre ne è stato il principale volano: “La Droga”.
Le scuole, davanti alle Chiese, i bar più frequentati, locali notturni, discoteche e storiche piazze di spaccio sono circondate da una cinta inviolabile di criminali che stanno presidiando metro per metro il territorio. Ormai si trova di tutto e i numerosi sequestri di questi ultimi mesi ne sono l’esempio. Browne Sugar la potente eroina che ti ruba la vita in pochi giorni e sei tossicodipendente, pietre pure di cocaina anche di quella rosata, il micidiale crack e poi fumo di ogni tipo e da ogni provenienza. Sembrava che l’operazione “White Stone” con ben settanta arresti una vera brigata criminale avesse posto un argine con alcuni arrestati che iniziavano anche a collaborare. Ma questo non è successo sempre di più i luoghi di spaccio sono presidiati e la droga arriva a fiumi. Qualcuno dirà ma la mafia Nigeriana. Certamente è una pista. Ma per operare espianti poi ci vogliono le strutture. Quintali di droga non possono essere portati ingeriti con dei semplici ovuli. La Dda di Napoli in queste ore sta tracciando una pista che diventa sempre più inquietante: un esercito radicato sul territorio capitanata da una cupola che nonostante gli arresti esiste ancora che farebbe capo alla fazione dei Casalesi mai pentita che sarebbe tuttora attivissima sul territorio. Solo loro potrebbero avere le radici, gli uomini e le risorse finanziarie per riconsolidare il Clan intorno l’attività principale della camorra.
Un colpo messo a segno nelle scorse settimane dovrebbe farci riflettere: ci sono dei Casalesi in Columbia che niente di meno sono il tramite dei cartelli locali con la ndrangheta. per l’acquisto di cocaina e che si occupano non solo di trattare il prezzo ma l’arrivo sicuro in tutti i porti d’Europa. Eppure la ‘ndrangheta è stata individuata come unica intermediaria mondiale per la distribuzione e lo spaccio di cocaina: sì ma forse con dietro “I Casalesi Irriducibili”.

 Gustavo Gentile

Cronache della Campania@2018


Inchiesta Olimpo, l’intervento di Greco sul sindaco di Agerola per una pratica edilizia. LE INTERCETTAZIONI

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Nelle oltre ottocento pagine di informativa indirizzate al sostituto procuratore Giuseppe Cimmarotta che hanno portato poi all’operazione Olimpo raccontano un ulteriore episodio che vede l’imprenditore Adolfo Greco protagonista. Era il 25 marzo del 2014, Cuomo Umberto (imprenditore dei Monti Lattari  ritenuto dagli investigatori uno degli emissari del boss latitante Raffaele Afeltra o’ burraccione, e attualmente agli arresti domiciliari nell’inchiesta Olimpo, nonchè marito di una delle dipendenti di Greco) contattava il “re del latte” informandolo sulla bocciatura della Soprintendenza di Napoli ad una pratica edilizia per la ristrutturazione di un fabbricato ad Agerola, il piccolo comune dei Monti Lattari, dove i clan Gentile e Afeltra, tra l’altro imparentati tra di loro, la fanno da padroni sia nella gestione delle piantagioni di cannabis e marijuana sia per quel che riguarda il racket delle estorsioni.

“Questa richiesta di intervento – si legge nell’informativa a cura della sezione investigativa della Polizia di Stato – da parte del Cuomo Umberto confermava ancora una volta che Adolfo Greco metteva a disposizione la propria rete di conoscenze alla ‘gente di Pimonte’”. “…diciannove marzo! Ma vedi un po’…ora…. Ora – dice Greco – devo chiamare a quello e guarda un po’…” (Si sovrappongono le voci)
Dopo circa una settimana, Cuomo Umberto si era recato presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Agerola e telefonava ad Adolfo Greco per dirgli che stava in compagnia con un tecnico municipale. Adolfo Greco era, invece, in compagnia dell’avvocato Alberto Vitale (attualmente assessore al comune di Gragnano e da anni difensore dei Greco e dei Polese in contenziosi di carattere amministrativi)che avrebbe poi messo in contatto con il tecnico del comune. Il legale e il tecnico comunale si davano appuntamento per sistemare la vicenda relativa all’autorizzazione. All’appuntamento l’avvocato si recava al Comune di Agerola insieme ad Adolfo Greco per discutere della pratica di Cuomo per ripresentarla alla Soprintendenza di Napoli. Di questa circostanza si è avuto riscontro grazie alla conversazione intercettata il 9 aprile tra il sindaco di Agerola, Luca Mascolo (S) e il “re del latte” (A) e Cuomo Umberto (U).Ecco il testo dell’intercettazione contenuta nelle carte dell’inchiesta Olimpo.

U: “… signor Adolfo sono un attimo sopra dal Sindaco e vuole domandarvi un attimo una cosa…”
S: “Ti devo tirare le orecchie (in senso scheroso)”
A: “Sindaco, l’altro giorno… stavi sopra, noi scendemmo, vedemmo la macchina…”
S: “Ah, menomale che tu dici la verità perché Umberto le verità non le dice”
A: “… no, no…no, … io senza offesa…”
S: “Quando siete scesi la macchina c’era… e non sei venuto a salutarmi?”
A: “Quando sono sceso ho anche sentito che tu stavi parlando…con delle persone e sembrava brutto”
S: “E non potevi venire a salutarmi!? Ma tu davvero fai?”
A: “… io però non ho detto niente ad Umberto però quando sono sceso già con Alberto… ho visto la tua macchina allora ho detto… la voce…”
S: “.. e ma sono rimasto male, … io ho detto questi adesso vedono la macchina e vengono a salutarmi”
A: “… la voce,… la voce è sua,… questo è, perciò, … per l’amor di Dio. Stammi a sentire, io cerco..”
S: “… va bene non fa niente dai”
A: “…di non dire mai bugie, però se qualche volta la dico, la dico vicino alla verità”
S:… lo so, invece Umberto ne dice assai
A:… no, no, no. Che dici, tutto a posto?
U:.. (in ambientale) .. . don Adolfo però adesso dobbiamo dirgli pure che sapeva che alle
quattro avevamo l’appuntamento e lui non c’era qua
S:… e ma io purtroppo ..
A:… ehi
S:… non è che faccio ..
A:… per l’amor di Dio
S:… io faccio un altro mestiere a differenza di Umberto
A:… bravo. bravo
S:.. eh …. quello . … quello che Umberto pensa che è una mia brutta figura non lo èl
A:… Sindaco che dici? Tutto a posto?
S:… stammi a sentire
A:… dimmi
S:… ho letto questa nota che ha preparato Alberto
A:… si
S:… però nella nota ad un certo punto viene richiamata ..
A:… si
S:… un’auto …. un parere favorevole
A:… si
S:… della Soprintendenza . … citato con date e numero di protocollo ..
A:… si
S:-.. ed addirittura con il nome! Come fa a saperlo (omissis) (moglie di CUOMO
Umberto)
A:… come fa a saperlo? Eh .. l’avvocato ….
S:… hai capito?  C’è. . .. c’è una legge sulla privacy. . .. come fa a sapere i dati
interprocedimentali?
A:… e chiamiamo ad Alberto subito. scusa. e glielo chiediamo ….
S:… he . … io perciò gli ho detto … gli ho detto ….
A:… ora lo chiamo io . … ora lo chiamo io ..
S:… no io gli ho detto ad Umberto … voglio sapere. . .. dammi il numero di Alberto.
voglio parlare con Alberto ..
A:… aspetta. ora te lo do io
S:… ha detto non lo tengo. ora chiamo al signor Adolfo ..
A:… non lo tiene. no
S:… se mi dai il numero lo chiamo io direttamente
A:… allora te lo do subito
S:… hai capito? Perchè qua mi preoccupa ….
A:… si, si, … si
S:… voi avete visto una carta perchè ve l’hanno fatta vedere amichevolmente …..
A:… no. no …. ma noi abbiamo ..
S:… se quello la cita
A:… non abbiamo visto niente! Tu non. .. tu non hai dato nulla. ora ti do il numero di
Alberto ..
Dopo che Greco fornisce al sindaco di Agerola, Luca Mascolo il numero di telefono dell’avvocato Vitale riprende la conversazione
S:… Ma tieni pure lo studio? Fa che sta allo studio . … a quest’ora ..
A:… aspetta mo ti do … aspetta fammi mettere gli occhiali …. Allora lo studio è …
S:… ok grazie
A:… va bene. ciao. ciao ..
S:… ci sentiamo
A:… ci sentiamo
S: “La prossima volta che vieni… vieni a salutarmi”
A: “Sicuramente, è mio dovere, … ciao, ciao”

A distanza di poco più di un mese dall’intervento dell’avvocato Alberto Vitale e Greco al Comune di Agerola, Cuomo Umberto – si legge nei documento – otteneva il parere favorevole dalla Soprintentendenza e telefonava a Greco per informarlo.

U: “Una bella notizia… mi è arrivato il parere positivo. Mi ha chiamato l’assessore dal comune”
A: “… va bene dai, quello…”
U: “… gliela date voi notizia a mia moglie?”
A: “… ora gliela do io..”

16.continua

Cronache della Campania@2018

L’allarme dei giudici: ‘La camorra usa il porto di Salerno per il traffico internazionale di droga’

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Il Porto di Salerno utilizzato per traffici internazionali di sostanze stupefacenti. E’ quanto emerge dalla relazione delle forze di polizia presentata in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario di Salerno. “Alcune indagini – si legge – hanno rilevato, inoltre, come il porto di Salerno venga utilizzato anche da parte di organizzazioni criminali napoletane”. Più marcata la presenza della criminalità organizzata partenopea nei comuni dell’Agro-nocerino-sarnese: “Recenti indagini – si legge ancora – confermano altresì un’ingerenza della criminalità organizzata locale nella pubblica amministrazione”.

Cronache della Campania@2018

Spacciava in casa: arrestata la mamma di un giovane ucciso dai Casalesi per motivi passionali

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Arrestata Assunta Verde con cocaina e soldi, ricercato anche il figlio. Il giovane non era in casa al momento del blitz. L’altro figlio ammazzato per uno sgarro ai Casalesi. Gli agenti del commissariato di Aversa sono sulle tracce di Luigi Capone, il figlio di Assunta Verde, la donna di 55 anni fermata dopo un blitz nell’appartamento di via Cardona, all’interno del quale era nascosto mezzo chilo di cocaina. Gli inquirenti lo hanno denunciato in stato di libertà dopo il blitz in quanto ancora irreperibile, mentre la mamma è finita in manette. L’attività di indagine è stata avviata dalla Uigos del Commissariato di P. S. di Aversa, diretto dal dirigente Vincenzo Gallozzi, dopo aver appreso che Capone e la madre Assunta Verde, utilizzavano un appartamento sito ad Aversa, per occultare armi e sostanza stupefacente destinata allo spaccio. Giunti all’indirizzo, gli operatori accedevano all’appartamento segnalato per procedere a perquisizione domiciliare e si trovavano di fronte una vera e propria centrale dello spaccio. Venivano rinvenuti, infatti, numerosi involucri di cocaina per un peso complessivo di 500 grammi, 5 grammi di Hashish e numeroso materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi tra cui diversi bilancini di precisione, un fornello e una macchina per il confezionamento sottovuoto. Nella circostanza veniva rivenuta e sottoposta a sequestro anche la somma di euro 1370 ritenuta provento dell’attività di spaccio.

Assunta Verde è madre anche di Pietro Capone che, nell’ottobre 2010, a 23 anni, fu ucciso da Mario Borrata in piazza Marconi ad Aversa, per motivi passionali. Il giovane imbianchino fu ammazzato a seguito di una accesa discussione nata per motivi di gelosia da Mario Borrata, soprannominato ‘Mario ‘o romanò, figlio di Vincenzo, esponente del clan camorristico dei Casalesi, da tempo in carcere.

 Gustavo Gentile

Cronache della Campania@2018

Napoli, blitz di polizia e vigili nella Movida di Bagnoli: sequestri, multe e denunce

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Controllo dei locali presenti nella zona, contrasto della guida in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione a seguito di assunzioni di sostanze stupefacenti e contrasto ai parcheggiatori abusivi: questa notte gli agenti della Polizia di Stato e della Polizia Municipale hanno effettuato un servizio di controllo straordinario del territorio nella zona della movida di via Coroglio, quartiere Bagnoli,

Gli agenti della Polizia Stradale, dell’Ufficio prevenzione generale, della Divisione Polizia Amministrativa della Questura e del Commissariato Bagnoli hanno messo sotto assedio l’area, conseguendo i seguenti risultati:

– una nota discoteca è stata sanzionata amministrativamente per euro 6.666,66 per accertata somministrazione di bevande alcoliche dopo l’orario consentito;

31- persone controllate

19- veicoli controllati

1-contravvenzione al c.d.s. per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti;

4- contravvenzioni al c.d.s. per guida sotto effetto di alcool;

5- patenti ritirate ai sensi del c.d.s.;

14- contestazioni al c.d.s. per varie infrazioni ( velocità non commisurata, guida con cellulare, targa non leggibile ecc..).

Le pattuglie della Polizia Municipale hanno sanzionato:

6- titolari di esercizi pubblici per mancanze di autorizzazioni per le tabelle pubblicitarie;

2- attività commerciali per occupazione abusiva di suolo pubblico;

1- bar per mancanza di autorizzazione sanitaria;

2- esercizi pubblici sanzionati per mancanza di nulla osta di impatto acustico e diffusione di musica ad alto volume senza autorizzazione.

Diversi parcheggiatori abusivi contravvenzionati, con sequestro dei proventi dell’attività illecita e gli ordini di allontanamento ai sensi della vigente normativa.

Cronache della Campania@2018

Napoli, colpo della polizia: sequestrati il tesoretto e i telefonini che servivano a coprire la latitanza del boss Ciro Rinaldi

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Napoli. Un sequestro di una notevole importanza è stato effettuato ieri sera dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato San Giovanni-Barra e del reparto prevenzione crimine che hanno denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione F.N, e V.M, entrambi 29enni, e con precedenti di polizia. Durante un servizio di controllo del territorio, in via dell’Alveo Artificiale, i poliziotti hanno bloccato una vettura sospetta, con due giovani a bordo, che nascondevano all’interno, in un involucro del portabagagli, 36.800 euro e 4 telefonini. I due giovani, al momento dell’accertamento, non hanno saputo fornire giustificazioni di quanto rinvenuto. Entrambi sono stati denunciati in stato di libertà e quanto ritrovato sottoposto a sequestro. La polizia ha avviato le indagini per stabilire l’utilizzo dei telefonini. Si stanno leggendo le chat e la messaggistica oltre a controllare il traffico telefonico. Gli investigatori ritengono che i telefonini ma soprattutto i soldi servissero a coprire la latitanza del boss Ciro Rinaldi mauè irreperibile ormai da due mesi. Nei suoi confronti ci sono due ordinanze cautelari.

Cronache della Campania@2018

Napoli, arrestato a Barra un ras del clan Fusco

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I Carabinieri della stazione di Poggioreale hanno eseguito un ordine di carcerazione nel quartiere Barra a Napoli. L’arrestato é Gaetano Luongo un 44enne ritenuto dai militari contiguo al clan Fusco di Cercola, nel Napoletano. Dovra’ espiare 4 anni 3 mesi e 10 giorni di reclusione e pagare 2.200 euro di multa, il residuo pena di una condanna per il reato di associazione di tipo mafioso commesso a Cercola e comuni limitrofi tra il 2003 e il 2006. L’uomo e’ stato condotto nella casa circondariale di Poggioreale.

Cronache della Campania@2018

Napoli, il calciatore Vacca vittima di una raid oggi regolarmente in campo con la Casertana

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Sbollite la rabbia e la paura per il tentativo di rapina di cui sarebbe rimasto vittima, oggi Antonio Vacca sara’ regolarmente in campo con la maglia della Casertana a Catanzaro, per la partita di Lega Pro. Venerdi’ sera uno proiettile, probabilmente sparato da alcuni rapinatori a Secondigliano, quartiere a nord di Napoli dove Vacca e’ cresciuto e tuttora vive, si e’ conficcato nella carrozzeria della auto del calciatore, spingendolo ad affidare ad instagram la frustrazione per un episodio che segue di poche giorni un altro tentativo di rapina sempre ai suoi danni, e sempre nel suo quartiere. Sui social – come riferito da organi di stampa – il giocatore aveva sfogato tutta la sua rabbia ed il timore per possibili conseguenze qualora sulla vettura ci fossero stati i figli. Gia’ ieri comunque, fanno sapere dalla societa’ rossoblu’, Vacca, dopo aver spiegato ai compagni quanto accaduto, si e’ messo sotto con l’allenamento di rifinitura, ritrovando subito la serenita’; ed oggi sara’ in campo come se niente fosse successo. Il centrocampista ex Parma non e’ scandalizzato ne’ sorpreso per quanto accaduto. “Per la seconda volta mi avete sparato appresso senza sapere se dietro ci fossero le mie figlie – aveva scritto d’istinto su Instagram – ma la colpa e’ mia che metto i gioielli in questa citta’ abitata da gente di m… che prova solo invidia…da domani non mettero’ piu’ nulla quindi se vedete la macchina sappiate che lo scemo di Antonio camminera’ solo con carte di credito…vi ho dato tante possibilita’ ma non ci siete riusciti!!!”. Ieri sera, con un altro post, ha alleggerito il tiro, specificando che tanta gente di Napoli e’ onesta, e che dunque, ovviamente, non si riferiva alla generalita’ dei concittadini. Dal canto suo la Casertana e’ intervenuta con una nota di solidarieta’, parlando di “atto vile che, per fortuna, non ha avuto alcuna conseguenza per Antonio e i suoi familiari”. Oggi dalla societa’ nessuno e’ voluto ritornare sull’argomento, tutti – compreso Vacca – sono concentrati sulla partita. “speriamo faccia gol, e’ molto carico” ha spiegato l’addetto stampa Giuseppe Frondella

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Napoli, dal rione Traiano a Volla per fare furti in casa ma nella fuga resta incastrato nell’inferriata: arrestato

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I Carabinieri della Stazione di Volla hanno arrestato in flagranza di reato Salvatore Londini, 33enne, napoletano di via Romolo e Remo, già noto alle forze dell’Ordine. Il soggetto, insieme a complici in via di identificazione, é stato sorpreso da un 54enne di Volla nella cui casa era penetrato con l’intento di perpetrare un furto. Vistosi scoperto si era dato alla fuga. Per farlo, verosimilmente a seguito di colluttazione col padrone di casa, era rimasto incastrato nella inferriata della vittima. Il padrone di casa ha riportato lievi escoriazioni alla testa. Il malfattore vari traumi e una frattura a una mano , il tutto ritenuto guaribile in 30 giorni. Rinvenuti e sequestrati arnesi atti allo scasso. L’arrestato è a disposizione dell’autorità giudiziaria in stato di piantonamento in ospedale.

Cronache della Campania@2018

Napoli, vede la polizia e scappa: arrestato sorvegliato speciale

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Napoli. Ieri sera gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato San Carlo Arena e del reparto prevenzione crimine hanno arrestato Vincenzo Durantini, 29enne con precedenti penali, per inosservanza degli obblighi di dimora, inosservanza degli obblighi della misura di prevenzione di sorveglianza speciale emesse dal tribunale di Napoli e per resistenza a pubblico ufficiale. I poliziotti, durante un servizio di prevenzione dei reati predatori in via Bernardo Tanucci, hanno notato tre persone sospette appiedate. Alla vista degli agenti uno di loro si è dato alla fuga, scavalcando una recinzione di un giardino per poi si nascondersi dentro ad un androne di un palazzo. Il 29enne è stato inseguito e bloccato dagli agenti. Dagli accertamenti sono emerse a suo carico varie inosservanze. L’uomo è stato arrestato in attesa del rito per direttissima che si terrà nella giornata di domani.

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Napoli, spacciava in piazza Garibaldi: arrestato giovane gambiano

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I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Stella hanno tratto in arresto in Piazza Garibaldi per spaccio di stupefacenti Alieu Singhateh, un gambiano 24enne residente a Forio e incensurato. Il giovane è stato sorpreso durante un servizio di osservazione al culmine del quale i Carabinieri sono intervenuti bloccando il 24enne e un giovane assuntore di droga che si era appena “rifornito” da lui. Entrambi sono stati perquisiti. Addosso al gambiano i Carabinieri hanno trovato circa 10 grammi di hashish, circa 10 grammi di marijuana e una piccola somma di denaro verosimile provento della cessione appena effettuata. L’acquirente è stato invece trovato in possesso della bustina di marijuana appena comprata ed è stato segnalato al prefetto quale assuntore di droga. L’arrestato è in attesa di rito direttissimo.

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Napoli, ‘miracolo’ al Cardarelli: paziente di 18 anni operato di un raro tumore alla trachea, dopo 8 ore di intervento respira da solo

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Napoli. Paziente di 18 anni operato all’ospedale Cardarelli per un raro tumore maligno della trachea porzione mediastinica, intratoracica, che aveva creato una stenosi ossia un restringimento della trachea che gli procurava una difficoltà alla respirazione nonostante la procedura endoscopica.
Ieri, ilgioavne è stato sottoposto a un intervento di resezione tracheale e plastica, release con apertura del pericardio e protesi pericardica.  E’ stato in ssala operatoria 8 ore: dalle 11:30-19:30. Alle 15 di oggi è rientrato in reparto con respiro spontaneo, per stare con la famiglia. Decorso previsto 7 giorni. La madre all’uscita dalla sala operatoria in lacrime per la tensione e la durata dell’intervento, dopo aver chiesto com’era andata la procedura, ha ringraziato il primario continuando a ribadire che nonostante ci fossero state pressioni per andare in altre strutture ha fortemente creduto mei medici del Cardarelli.

“Merito e ringraziamento a tutta l’equipe della Chirurgia Toracica diretta dal dottor Gianluca Guggino,- scrive il direttore generale del Cardarelli, Ciro Verdoliva, sulla pagina facebook- agli anestesisti per la difficile gestione dell’intervento, agli infermieri della sala operatoria che hanno operato nella massima collaborazione, ai colleghi della Broncologia e della Terapia Intensiva Post Operatoria. Grazie a tutti Voi che rendete con il Vostro impegno e con la Vostra professionalità, ogni giorno, il Cardarelli un ospedale di eccellenza”.

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Choc a Cardito, lite tra conviventi, ucciso a botte un bimbo di 6 anni, ferite le sorelline: fermati madre e compagno

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Ancora non e’ chiara la dinamica di quanto successo a Cardito, nel Napoletano, dove e’ intervenuta una volante del commissariato di Afragola dopo una segnalazione di lite tra conviventi. In un’abitazione, i poliziotti hanno trovato un bambino di 6 anni morto, la sorellina di 7 massacrata di botte, che e’ ricoverata all’ospedale pediatrico di Napoli Santobono in gravi condizioni, e un altro bimbo di 4 anni per fortuna illeso. La lite arebbe avvenuta fra la madre dei piccoli e il suo convivente. Sul posto il magistrato di turno.La madre del bimbo di 7 anni trovato morto in un’abitazione a Cardito, in provincia di Napoli, e il suo compagno vengono ascoltati in questi minuti dagli agenti del Commissariato di Afragola e della Squadra Mobile della Questura di Napoli che indagano sull’accaduto. In casa la polizia, intervenuta a seguito di segnalazione di una lite in famiglia, oltre ai due adulti, ha trovato anche le due sorelline del bimbo morto: una di 7 anni, rimasta ferita e portata al Santobono, e una di 4 rimasta illesa.

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